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Modena: Cna, cresce l’occupazione nelle piccole imprese

L’andamento dell’occupazione nei primi tre mesi del 2007 conferma il buon momento per l’economia modenese anche per ciò che riguarda le piccole imprese.

L’analisi statistica compiuta da Cna su oltre 1.300 aziende, per un totale di più di 8.360 addetti (un campione rappresentativo del 10% delle ditte manifatturiere e del 5% di quelle dei servizi iscritte alla Camera di Commercio) evidenzia, infatti, per il primo trimestre dell’anno una crescita del 2,4% nel saldo assunti-licenziati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di uno dei tassi di crescita più elevati tra quelli rilevate da Cna da sette anni a questa parte.
Il peso maggiore in questa dinamica è relativo alle assunzioni (sia a tempo indeterminato che determinato), che crescono di quasi il 27% rispetto ad un anno prima. Un aumento che supera quello dei licenziamenti, che a loro volta crescono, ma solo del 18% (e anche in questo caso si tratta di cessazioni dal lavoro che tengono conto sia della scadenza dei contratti a termine che dei pensionamenti).
Da segnalare che, un po’ a sorpresa, diminuisce la percentuale dei lavoratori extracomunitari sul totale degli assunti, che passa dal 20,8% del primo trimestre 2006 al 15,8% del 2007.
Per ciò che riguarda la tipologia dei contratti, aumentano i part-time (che passano dal 13,8% di dodici mesi fa al 17,2%) e diminuiscono, ancorché di poco, gli apprendistati (dal 19,9% al 17,2%).

I settori
Per ciò che riguarda i settori buona la dinamica del manifatturiero (+2,4% il dato complessivo), dove spiccano le performance nel settore della chimica-gomma-plastica (nel quale non a caso ritroviamo il biomedicale), quella della meccanica, e l’industria del legno, che non ha un peso determinante nella nostra economia, ma che conferma comunque una capacità di diversificazione che va salutata positivamente. Da segnalare anche la conferma del settore moda. Malgrado le attese negative in gran spolvero è il comparto costruzioni (con un trend di crescita che passa dal 2,1 al 2,8%) che unisce edilizia ed impiantistica, ma l’aumento decisivo lo si registra nei servizi, sia quelli alla persona che quelli alle imprese.
Le aree
Per ciò che riguarda invece le aree, domina il segno più, e in questo contesto sono particolarmente significative le performance dell’Area di Vignola e della bassa Valle del Panaro, oltre a Sassuolo, che risente positivamente del buon momento delle piccole imprese che ruotano attorno alla ceramica. Sotto alla media, anche se in terreno positivo, il capoluogo e l’Area di Carpi, mentre a stentare è soltanto l’Appennino.
Il commento
Anche l’occupazione, dunque, conferma i buoni dati di crescita evidenziati dalle piccole imprese e dall’economia modenese nel suo complesso. Ora ci si attende un secondo trimestre altrettanto positivo, come è peraltro consuetudine, visto che è proprio in questo periodo dell’anno che si concretizzano numerose assunzioni a termine a copertura delle ferie e delle attività stagionali. Un elemento di incertezza, in particolar modo per le imprese più piccole, è, però, rappresentato dall’applicazione dei nuovi studi di settore, che rischiano davvero di mettere in crisi in particolare alcuni tipi di attività come i servizi alla persona, ma anche comparti produttivi importanti come la meccanica.
Per ciò che riguarda l’ambito strettamente professionale permane il problema della formazione, in particolare per i settori alla ricerca di addetti qualificati come – ancora – la meccanica, ma anche nel tessile, dove la crisi degli ultimi anni ha ostacolato la formazione di figure importanti per la filiera.
















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