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Nuovo orario FS: Trenitalia taglia ancora

Il prossimo cambio d’orario del 10 giugno non sarà limitato ad aggiustamenti per il periodo estivo, ma introdurrà diverse novità per gli utenti del trasporto ferroviario. In coincidenza con questa scadenza, viene attivata anche per gli utenti del Trasporto Regionale la possibilità di acquistare on line biglietti e, soprattutto, abbonamenti.

Sulla direttrice Milano-Bologna-Ancona per la composizione di alcuni treni vengono utilizzati i nuovi Vivalto, più volte promessi in passato. Due novità non trascurabili e sicuramente apprezzate dagli utenti.
Alcune novità positive non possono tuttavia oscurare altri gravi provvedimenti unilaterali e sbagliati di Trenitalia in Emilia Romagna. Senza nessuna preventiva consultazione del committente del servizio –la Regione Emilia Romagna- nè tanto meno con le associazioni di consumatori e pendolari, le Fs hanno deciso la soppressione nei tre mesi estivi di almeno sei treni e la sostituzione con “servizi automobilistici” di altri sei treni.

Queste limitazioni vanno a colpire diverse linee della regione: Porrettana, Bologna-Verona, Rimini-Castelbolognese e la direttrice Piacenza-Bologna-Ancona. Variazioni d’orario sono previste anche sulla Bologna-Firenze. Una miscela di provvedimenti altamente vessatori nei confronti dell’utenza più debole e che il CRUFER contesta e respinge nel metodo e nel merito. Per quanto accaduto negli anni precedenti, è prudente mettere in conto ulteriori soppressioni nel periodo di maggiore emergenza di luglio e agosto.
Di fronte a disservizi quotidiani e buchi di bilancio incredibili, pagati sulla propria pelle da utenti e dipendenti del servizio ferroviario, Trenitalia risponde tagliando i servizi del Trasporto Regionale regolarmente contrattati e pagati dalla Regione. I richiami del “nuovo” vertice FS sulla necessità di “tagliare i treni che non rendono” hanno trovato terreno fertile presso le direzioni regionali di Trenitalia. La richiesta di associazioni di consumatori e pendolari di un servizio ferroviario affidabile, efficiente e di qualità, viene ancora una volta rimandato a tempi successivi.

La Regione Emilia Romagna deve porre fine a questo gioco perverso, pretendendo da Trenitalia il rispetto degli impegni contrattuali e il risarcimento dei danni per le gravi inadempienze. Ancora una volta, la scelta di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini attraverso la scelta del treno, viene di fatto disattesa, con l’immissione di nuovi autobus sostitutivi e mezzi privati. In questa logica diventa imperativo ridiscutere con Trenitalia lo stesso protocollo sottoscritto dalla Regione a fine 2005. Questo accordo, sottoscritto col parere contrario del CRUFER, ha consentito la soppressione dei treni interregionali obbligando migliaia di utenti/giorno ad utilizzare treni Intercity, più costosi e sempre più sotto minaccia di consistenti aumenti tariffari. Una situazione complessivamente grave che, anche per l’inerzia della Regione, lascia prevedere tempi difficili per il trasporto ferroviario e che chiama ancora una volta l’utenza ad una forte mobilitazione.

(C.r.u.f.e.r – Comitato Regionale degli Utenti Ferroviari dell’Emilia Romagna)
















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