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Il futuro della pastorizia modenese: convegno domani a Pavullo

Quale futuro ha davanti a sé la pastorizia modenese? Quali strumenti e progetti per salvaguardare e valorizzare la biodiversità animale e rilanciare la “Cornella bianca”, pecora autoctona dell’Appennino modenese in via d’estinzione? Per tentare di dare una risposta a questi interrogativi domani, alle ore 9, a Pavullo nella sala consiliare del Comune (piazza Montecuccoli) si svolge un convegno promosso dall’assessorato all’Agricoltura e alimentazione della Provincia e dal Parco del Frignano nell’ambito della Fiera dell’economia montana.

Le pecore allevate sono rimaste solo 6 mila
Nel territorio modenese l’allevamento di pecore e capre ha costituito una fonte importante di sostentamento e di reddito per le famiglie dei pastori, fino alla fine degli anni Cinquanta. Se si pensa che il patrimonio zootecnico presente negli anni Trenta ammontava a circa 40 mila capi con greggi di grande consistenza che effettuavano la transumanza verso le terre del fiume Po e alcuni verso la Maremma, rinnovando anno dopo anno questo viaggio, in autunno verso il piano e in primavera verso il monte.
Negli anni dello sviluppo della zootecnia bovina da latte, avviata verso una specializzazione sempre più spinta, l’ovinicoltura perse di importanza ed ebbe una riduzione del numero degli allevamenti e del numero dei capi allevati e sempre di più confinati in piccole porzioni di territorio considerato marginale (montagna e alta montagna).
Ad esempio nel territorio dell’alta montagna nel 1970 si contavano oltre 9.000 capi che sono scesi nel corso degli anni a poco più di 5.000. Attualmente a livello provinciale la presenza dei capi allevati ammonta a poco più di 6.000.
Inoltre, la presenza di altre specie di mammiferi in competizione con le greggi nell’occupazione del territorio, ha contribuito a favorire l’abbandono di questi pascoli da parte dei pastori, con un conseguente impoverimento della biodiversità delle comunità vegetali.
Perdendo le greggi si sta perdendo anche un patrimonio genetico legato a una razza locale La Cornella Bianca storicamente presente nel territorio delle Province di Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara che oggi conta un numero molto ridotto di esemplari.
È anche per questa ragione che la Provincia di Modena in accordo con la Provincia di Reggio Emilia, il Parco del Frignano le Comunità montane modenesi e reggiana e il Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano, hanno sostenuto e finanziato due progetti: uno di valorizzazione dell’ovinicoltura e uno per il salvataggio della razza Cornella Bianca.
















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