Chiede aiuto alla società civile il generale Gianfranco Massaro, comandante della regione carabinieri dell’Emilia-Romagna.
”Una collaborazione fra famiglia, scuola, associazioni e istituzioni, senza pregiudizi, convinto come sono che nessuna di queste entità è in grado da sola di assicurare la soluzione” ha detto, nel suo discorso per il 193° compleanno dell’Arma, per dare una risposta ai giovani.
”Ciò che preoccupa è l’incertezza che pervade i giovani oggi ancora più eposti alle lusinghe di stili di vita ove i valori sembrano sempre più confusi ed effimeri”.
Per il generale Massaro tutto ciò rappresenta ”lo scadimento del senso civico e del rispetto delle più elementari norme di convivenza proprio nell’età e nei luoghi ove ci si forma”.
Da qui l’invito alla collaborazione perchè il generale si chiede ”fino a che punto i nostri giovani siano responsabili di questa realtà che li coinvolge o quanto invece ne siano vittime e se i loro censurabili comportamenti non costituiscano anche un messaggio che noi non siamo in grado di interpretare”.
E la riflessione ”su quali siano i modelli che proponiamo loro attraverso la famiglia, la scuola, i mass media, le istituzioni, la pubblicità e quale l’esempio che offriamo” visto ”l’abbassamento dell’età di chi si droga e assume alcol, di chi si avvicina al sesso a pagamento, il numero crescente di giovani coinvolti in episodi criminosi, di violenza, di malcostume”.
Crescono i reati denunciati ai carabinieri dell’Emilia-Romagna (+11,97%), ma in maniera quasi in linea col trend nazionale (+12,58%). Aumentano, superando la media nazionale, le truffe (+28,69% contro +27,96%) e i furti in abitazione (passati da 8.634 a 11.285, con un +30,70% contro una media del +21,68%), quelli nei negozi (+27,43% contro +25,37%) e di auto (+11,16% contro +3,12%). In aumento anche le violenze sessuali (+7,84%). In compenso sono calati estorsioni (-25,44%) omicidi (-21,05%), rapine gli uffici postali (-11,11%) ma aumentano quelle in abitazione (+6,85%).
A ricordare i dati, che si riferiscono alle attività dal 1 maggio 2006 al 30 aprile di quest’anno, è stato lo stesso generale Massaro, che ha spiegato come la risposta dei carabinieri è stata ”decisa”, con 5.628 arresti (+7%) e 25.538 denunce (+2,24%).
Nello specifico, in provincia di Bologna i tre reati maggiori sono le rapine (+56,1%), le truffe (+41,64) e i furti in abitazione (+40,67). Più o meno lo stesso trend nella città di Bologna dove le rapine segnano un +66,67%; solo 20,9% per le truffe, mentre i furti su auto si attestano sul +34,92. A Ferrara spunta un +90,91% per le rapine in negozio, un +133,33 per i sequestri di persona e un +70% per le rapine in banca. Inoltre, +175% per le rapine in negozio in provincia di Forili’-Cesena. A Modena vanno per la maggiore le rapine in banca (+88%) e gli scippi (+56,58).
Terzo posto per le violenze sessuale con un +34,62. Violenze sessuale che a Parma hanno fatto segnare un +125%, gli scippi +115 e le rapine in abitazione +75%. A Piacenza primo posto per le rapine in negozio (+175), seguono rapine in banca (+100), truffe (+77,82) e estorsioni (+71,43). A Ravenna c’è un aumento dei furti su auto (+75,98), violenze sessuali (+57,14), rapine in negozi (+54,55) e furti in negozio (+41,57). A Reggio Emilia segnalato un +80% per le rapine in negozio e un +49,88 per i furti in abitazione. A Rimini invece vanno per la maggiore le rapin ein Posta (+200%).