In preda ad una crisi di gelosia ha picchiato selvaggiamente la moglie, facendo cadere a terra il figlio di 17 mesi che la donna aveva in braccio. Ad avere la peggio è stato il piccolo, che ha battuto la testa sull’asfalto.
L’uomo, L.R., foggiano di 37 anni, è stato arrestato dalla polizia di Bologna. Il piccolo è stato portato al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Sant’Orsola. Ha riportato un trauma cranico piuttosto serio.
Inizialmente, quando il bambino è arrivato in ospedale, era parso fosse necessario un intervento chirurgico per rimuovere un ematoma. In mattinata, gli accertamenti hanno invece scongiurato questa esigenza. Il bimbo è stato comunque trattenuto in pediatria, in osservazione, con una prognosi di 20 giorni.
E’ accaduto verso le 20.30 di ieri nel centro cittadino, all’angolo fra via Indipendenza e via dei Mille, dove la famiglia era arrivata a bordo di un camper.
La violenta discussione era iniziata nel camper, dal quale l’uomo avrebbe trascinato fuori la moglie, una ventiseienne originaria della Repubblica Ceca, che teneva stretto il neonato.
Secondo la ricostruzione della questura, il foggiano non avrebbe comunque materialmente colpito il figlio. Al culmine della lite però ha colpito la donna e nel parapiglia il bimbo è rovinato a terra.
L’aggressione, alla quale hanno assistito vari passanti che hanno chiamato il 118, è avvenuta anche sotto gli occhi dell’altra figlia della coppia, una bambina di 6 anni, che non è stata malmenata.
L’arresto è scattato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. L’uomo era già finito nei guai anche in passato per reati contro la persona. La famiglia risiede nel foggiano ed era a Bologna di passaggio, a quanto si è appreso, per raggiungere la cosiddetta ‘Valle degli elfi’, una comunità di giovani che vivono come contadini sull’alto Appennino, fra Bologna e Pistoia, rifiutando tecnologia e consumismo.
