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Con ”Tabula Regia” trionfa la cucina tradizionale

Tabula Regia. Benvenuti a Reggio Emilia terra di gusto“. E a far gli onori di casa, un trionfante Stefano Baldini mentre taglia il traguardo per primo nella maratona agli Europei di Goteborg. Questi marchio, slogan e volto che la Provincia di Reggio Emilia ha scelto per promuovere e valorizzare la buona cucina basata su prodotti e ingredienti del territorio emiliano-romagnolo e la gastronomia di tradizione.

“Tabula Regia” è il nome di un progetto, ma anche di una guida – promossi dalla Provincia insieme a Regione, Camera di commercio e associazioni dei commercianti – ai quali hanno aderito 20 tra ristoranti, osterie, enoteche, locande e trattorie della provincia reggiana.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina al Parco Santa Lucia di Villa Bagno (Re) dall’assessore provinciale Roberta Rivi, dall’assessore regionale Tiberio Rabboni e dal presidente della Camera di commercio Aldo Ferrari: con loro il testimonial del progetto, il campione olimpionico Stefano Baldini, ed il giornalista e critico gastronomico Edoardo Raspelli, che nel pomeriggio ha guidato un approfondimento tra ristoratori, produttori e Consorzi sui prodotti di qualità del territorio nella ristorazione tradizionale.
Venti i ristoratori che hanno aderito, partecipando ad un percorso di aggiornamento sulle produzioni tipiche regionali che oggi, nell’incontro condotto da Raspelli con gli esperti dei Consorzi, si sono soffermati sui segreti delle produzioni reggiane, comprese quelle di nicchia: dal pecorino dell’Appennino Reggiano all’ortofrutta, dal pesce gatto alla carne fresca suina biologica. Un impegno che si è tradotto in una guida in italiano e inglese che sarà distribuita gratuitamente a turisti e clienti di ristoranti e alberghi: un centinaio di pagine con notizie e indicazioni utili per raggiungere i 20 ristoranti, conoscere la loro storia e i loro piatti tipici, il territorio reggiano, ma soprattutto i tesori gastronomici dell’Emilia Romagna: dai prodotti a Denominazione di origine protetta (Parmigiano Reggiano, Aceto balsamico tradizionale di Reggio e Modena, Prosciutto di Parma, Ciliegia di Vignola, Olio extravergine di oliva di Brisghella) a quelli ad Indicazione geografica protetta (Mortadella di Bologna, pera dell’Emilia Romagna), ai prodotti tradizionali come l’erbazzone reggiano o i cappelletti. Prodotti che saranno pubblicizzati e venduti in tutti i venti ristoranti attraverso punti di informazione ed espositori che si richiamano alla forma degli antichi caselli reggiani.

“E’ un modo per valorizzare anche la cucina tradizionale legata all’utilizzo di prodotti tipici, una cucina forse un po’ trascurata, ma che pure non manca di fantasia”, spiega l’assessore provinciale Roberta Rivi. E che – come testimonia il campione olimpionico Stefano Baldini – vince nel tempo grazie a genuinità, salubrità ed autenticità. Insomma, anche se ricca e grassa, con la cucina emiliana è tuttavia possibile “allevare” campioni di livello mondiale come Stefano Baldini, che nella prefazione alla guida lega proprio il suo successo alle doti ricevuti in eredità da questa terra, comprese quelle enogastronomiche.
















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