‘Terrorista e’ lo stato’. Gli investigatori della Questura di Bologna stanno facendo accertamenti sulla scritta apparsa sul muro davanti all’abitazione di Marco Biagi, in via Valdonica. La frase scritta con vernice spray nera è apparsa anche in altre zone del centro storico.
Le scritte davanti a casa di Marco Biagi, il giuslavorista ucciso nel 2002 dalle Br, sono ”un
gesto ignobile da condannare con grande fermezza”. Lo afferma il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, sottolineando che tutto
cio’ lascia un ”seme di tristezza profonda. Sono segnali – afferma – che non vanno sottovalutati”.
“Ci sono tanti motivi per chiedere scusa ai familiari di Marco Biagi, ma da oggi ce n’e’ uno in piu’. Gli
insulti e le scritte indegne apparse a Bologna nella zona dove Marco abitava ed e’ stato ucciso, rappresentano un oltraggio inaccettabile
alla sua memoria. Su una cosa bisogna essere chiari, le frange estremiste non devono trovare mai nelle istituzioni alcuna forma di tolleranza e tanto meno di complicita’”. A dichiararlo e’ Pier
Ferdinando Casini, leader dell’Udc.
Una scritta “vergognosa” che indica la presenza a Bologna di persone attratte “dalla follia del
terrorismo”. Cosi’ il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati giudica la scritta. “Quella ritrovata nei pressi dell’abitazione del professore Marco Biagi e’ una scritta vergognosa che segnala l’esistenza
di un problema non risolto, quale e’ quello della presenza in citta’ di persone attratte dalla follia del terrorismo – sostiene Cofferati – Sono persone da individuare rapidamente da parte delle forze dell’ordine e contro le quali si devono
rafforzare la regola e il tessuto democratico”.


