venerdì, 3 Maggio 2024
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Consigliere in Provincia Rubini (AN) su sit-int antistupri

“Il giorno dopo il sit-in di Sarchese e dopo troppi giorni di pretestuose polemiche, reiterate anche con le dichiarazioni odierne, credo di potermi togliere qualche “sassolino” di troppo” – dichiara Claudia Rubini, consigliere AN alla Provincia di Bologna.

“Personalmente – afferma Claudia Rubini – credo che ciò che ieri ha rilevato pesantemente, a meno di acrobazie impossibili anche da parte del più abile politico, sia stata l’assenza assordante delle donne dei DS: le poche presenti (due) erano unicamente le dissidenti in partenza per la Sinistra Democratica! Ancora una volta abbiamo assistito a Bologna alla spaccatura del neonato Partito Democratico, essendo presente in piazza, a differenza dei DS, la Margherita cittadina: ancora una volta, per colpa di una certa sinistra, a Bologna hanno perso le donne”.
“Il giorno prima alla manifestazione del Forum degli immigrati – prosegue Rubini – noi del centro destra eravamo tutti presenti, anche se a qualcuno di noi, a me per prima, è venuto il sospetto che tale iniziativa sia stata creata ad arte per affossare quella di Giulia Sarchese: ed anche se, vera caduta di stile e questa sì vera strumentalizzazione, vi è stato l’intervento di un consigliere comunale DS siamo rimasti, perché ritenevamo giusto esserci”.
“Ieri sera invece la stessa cosa non è avvenuta e questo è molto grave, – continua il Consigliere AN – come gravissima è stata l’assenza del patrocinio del Comune e della Provincia di Bologna. Se di sicurezza e di violenza alle donne parlano legittimamente gli immigrati nella nostra città, tutte le forze politiche, come deve essere, rispondono: se di sicurezza e di violenza alle donne parla legittimamente una giovane iscritta a FI, i DS disertano. Questo per me è inaccettabile”.
“Ora – conclude Claudia Rubini – credo che un confronto costruttivo e chiarificatore dovrà avvenire all’interno delle istituzioni anche perché da piazza S. Stefano sono partite delle proposte concrete, rispetto alle quali nessuno potrà far finta di non sentire”.
















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