Un fisco più gentile con le donne. E’ questa l’idea alla base delle teorie della tassazione basata sul genere, lanciate dal prof. Andrea Ichino e dal prof. Alberto Alesina, che in un lavoro pubblicato recentemente “Gender based taxation” spiegano le ragioni e la convenienza per lo Stato ad a modificare il sistema attuale di tassazione.
Un seminario, organizzato dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, ospiterà domani alle 14.00, presso l’Aula Seminari della Facoltà di Economia “Marco Biagi” (v. le Berengario, 51), a Modena, uno dei due autori, il prof. Andrea Ichino che in un incontro con studenti, ricercatori e docenti introdurrà il tema lungamente approfondito e descritto nel suo lavoro più recente.
La ricerca, che sta ricevendo ampia risonanza, presenta una tesi nuova e provocatoria che propone come cardine del cambiamento la riduzione delle tasse sul reddito da lavoro per le donne e l’aumento di quelle per gli uomini.
Secondo la tesi dei due studiosi l’aumento dell’offerta di lavoro femminile sarebbe auspicabile sotto vari punti di vista: in primo luogo permetterebbe all’Italia di allinearsi ai parametri europei con un aumento della partecipazione femminile al lavoro e una conseguente riduzione del divario tra i sessi riguardo le opportunità di accesso al mercato del lavoro, notoriamente più limitate per le donne a causa di motivi biologici e culturali; non da ultimo una tassazione per generi introdurrebbe parametri di valutazione fiscali molto semplificati perché basati su caratteri oggettivi di distinzione per sesso.
