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Bologna: Rubini (AN) su no Cofferati a sit-in contro violenza alle donne

Il rifiuto del Sindaco di concedere il patrocinio gratuito al sit-in contro gli stupri riflette purtroppo il clima di intolleranza che si respira a Bologna nei confronti di chi si permette di sollecitare l’attenzione di tutti, cittadini ed istituzioni, verso un problema gravissimo per la città, se questo qualcuno non è annoverato fra le persone di chiara fede diessina.

Sulla vicenda della manifestazione lanciata da Giulia Sarchese interviene il consigliere provinciale di Alleanza Nazionale Claudia Rubini con la seguente dichiarazione:

“Al di là delle considerazioni prive di senso cercate inizialmente a pretesto dalle donne DS prima e ieri – fatto ancor più grave – dal Sindaco Cofferati per non aderire alla manifestazione, una cosa ora è finalmente chiara a tutti (ma ce ne era bisogno?): da parte dei Ds a questa manifestazione non si deve dire di sì in quanto l’idea proviene da una persona che ha il torto di votare per il centrodestra. Questa è cosa di per sè sufficiente a renderla non degna di ricevere il sostegno di tutti nella battaglia che, assieme ad altri studenti e lavoratori, ha voluto intraprendere nei confronti della violenza verso le donne”.
“Io ho detto sin da subito che aderisco con entusiasmo e convinzione a questa manifestazione come donna, come cittadino e come bolognese impegnata nelle istituzioni – continua RUBINI – e continuo a rimanere su queste posizioni, al di là dei dietro front diplomatici da parte di qualcuno e dei no secchi da parte di qualche d’un altro. Senza bandiere, come hanno chiesto i promotori, non interessandomi sicuramente quel giorno della tessera di partito eventualmente in tasca a chi sarà accanto a me, perchè quello della violenza alle donne è un problema di tutti”.
“Ora – conclude Claudia Rubini – dopo le incredibili affermazioni di Cofferati che ritiene quello della violenza alle donne essere un problema non culturale e neppure sociale e pertanto non patrocinabile da parte del Comune, auspico un atto di coerenza e sensibilità da parte della Presidente Draghetti e spero che da Palazzo Malvezzi venga un sì deciso al patrocinio del sit-in così come è stato già chiesto da AN e Forza Italia. Questa volta vorrei vedere la donna che presiede la Giunta Provinciale liberarsi dalla subalternità che spesso dimostra nei confronti del primo cittadino di Bologna, soprattutto perchè siamo di fronte ad un problema che riguarda, o per lo meno dovrebbe riguardare, tutte le donne a prescindere dalle loro simpatie partitiche”.
















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