domenica, 28 Aprile 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeModenaSangue cordonale: nel 2006 a Modena 241 donazioni





Sangue cordonale: nel 2006 a Modena 241 donazioni

La Regione Emilia Romagna ha lanciato una nuova campagna per la donazione del cordone ombelicale, con lo slogan ‘Assieme a una nuova vita, nasce una possibilità di cura: dona il sangue del cordone ombelicale’. Scopo dell’iniziativa è sensibilizzare le mamme a dare il loro assenso al prelievo del sangue che rimane nel cordone ombelicale dopo la nascita.

Questo sangue, altrimenti scartato insieme alla placenta, è ricco di cellule staminali che possono essere trapiantate su bambini e adulti per curare malattie del sangue e del sistema immunitario.

Con questo obiettivo è nata nel 2001 la Banca Cordonale Regionale dell’Emilia Roma-gna (E.R.-C.B.), che ha la sua sede principale presso il Servizio Trasfusionale del Policlinico Sant’Orsola di Bologna, ma trova la sua forza motrice anche nelle sedi periferiche di raccolta e di conservazione della regione, strutture facenti capo ai Servizi Trasfusionali regionali.

Nella provincia di Modena una rete di raccolta del sangue cordonale è attiva dall’inizio del 2003, da quando tutti i Punti Nascita della Provincia – cioè i reparti di Ostetricia del Policlinico, dell’ospedale di Carpi, di quello di Sassuolo, di Mirandola e di Pavullo – sono stati coinvolti nella raccolta del sangue del cordone ombelicale al momento del parto. La rete di raccolta provinciale modenese a sua volta fa riferimento al Servizio Trasfusionale del Policlinico per quanto riguarda i controlli sierologici ed ematologici e per la crioconservazione, secondo l’applicazione rigorosa degli standard fissati dalla sede di Bologna, e in ottemperanza di quelli previsti a livello internazionale.
Il contributo della nostra provincia alla banca regionale fino al 2006 è stato di 241 cordoni.
Una volta analizzati e classificati nella sede della banca regionale di Bologna i cordoni vengono resi disponibili secondo specifici protocolli clinici ed organizzativi.

“E’ noto ormai – spiega la dottoressa Marisa de Palma, direttore della Struttura Complessa Immunotrasfusionale del Policlinico – che le cellule staminali, opportunamente stimolate, sono capaci di generare tutte le linee cellulari del sangue: globuli rossi, globuli bianchi, piastrine. La donazione non comporta rischi né per la madre né per il neonato, visto che il sangue viene prelevato dal cordone ombelicale solo una volta che esso è stato reciso. Il sangue cordonale, oltretutto, assicura rischi minimi di rigetto”.

“Il progetto di raccolta del sangue cordonale – ribadisce il professor Giuseppe Masellis, Direttore del Dipartimento di Ostetricia/Ginecologia-Salute Donna dell’Azienda USL di Modena – nasce dalla possibilità di aumentare sensibilmente la possibilità di guarigione dei bambini affetti da linfomi-leucemie o altre malattie gravi di carattere neoplastico. La nostra unità operativa, già coinvolta in altri percorsi ed iniziative di servizio alla vita e alla maternità come il progetto Scegliere di scegliere e Mamme oltre il blu, ha tra i suoi obiettivi quello di fare il possibile per garantire questa opportunità alle madri che la richiedono e per sensibilizzare le poche che ancora non la conoscono. Le potenzialità di aiuto insite nel sangue cordonale sono troppo importanti e richiedono quindi importanti investimenti sia umani sia materiali”.

L’unica difficoltà oggettiva dell’operazione consiste nella quantità di sangue che si riesce a raccogliere: solo il sangue di un cordone su dieci supera tutti i test e, alla fine, risulta idoneo. Inoltre, il basso numero di cellule staminali ricavabili da un funicolo limita la donazione solo a soggetti di peso non superiore a 40-50 chili. È necessario, quindi, aumentare il numero delle donazioni per poter soddisfare le richieste di questa importante arma nella lotta a numerose patologie.
Fondamentale il ruolo delle associazioni di volontariato nell’opera di sensibilizzazione della cittadinanza riguardo all’importanza della donazione e al sostegno fornito alla banca del sangue cordonale: l’ASEOP, in collaborazione con l’ADMO, ha istituito una borsa di studio destinata ad un biologo addetto alla manipolazione ed allo stoccaggio delle cellule staminali emopoietiche (CSE). L’associazione Buona Nascita, fondata nel 2006 dal professor Masellis, ha attivato quest’anno una borsa di studio destinata a una giovane ostetrica, al fine di migliorare il progetto di raccolta del sangue cordonale. La stessa associazione è impegnata nella sensibilizzazione delle mamme, nella formazione dei nuovi operatori sanitari e nell’istituzione di un ambulatorio dedicato a questo progetto.
Proprio per mantenere elevata l’attenzione sul problema delle donazioni, la Regione Emilia – Romagna ha lanciato la campagna informativa sulla donazione del sangue cordonale relativamente alla quale si può consultare il sito web SalutEr o chiamare il numero verde 800 033 033.

In Provincia di Modena ci si può rivolgere a questi centri:
Modena. Azienda Ospedaliero – Universitaria Policlinico Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia. Ambulatorio di CTG ostetrico del Policlinico. Tel. 059.422.2154 – dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 13.
Carpi. Unità Operativa Ostetricia e Ginecologia . Tel. 059.659753 – dal martedì al venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00.
Mirandola. Unità Operativa Ostetricia e Ginecologia. Tel. 0535.602247 – dal lunedì al venerdì dalle ore 8,15 alle ore 14,15.
Pavullo. Unità Operativa Ostetricia e Ginecologia. Tel. 0536.29211 – dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00.
Sassuolo. Unità Operativa Ostetricia e Ginecologia. Tel. 0536. 863355 – dal lunedì al venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00.
















Ultime notizie