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Provincia su riconversione zuccherificio Finale Emilia

“La Provincia di Modena ribadisce il suo no all’attuale progetto di conversione dello zuccherificio di Finale Emilia in impianto energetico, chiede a Italia Zuccheri un nuovo progetto e conferma la disponibilità ad adoperarsi in favore del mantenimento della cassa integrazione”. Lo ha dichiarato Graziano Poggioli, assessore provinciale all’Agricoltura, rispondendo all’interpellanza presentata dai consiglieri di Prc e Verdi.

Poggioli ha spiegato che “non è accettabile che il previsto impianto energetico di termovalorizzazione sia alimentato soltanto per un terzo da biomasse da coltivazione, acquistate peraltro a prezzi non redditizi per i coltivatori”.

In linea con le richieste dell’interpellanza, illustrata da Stefano Lugli (Prc), l’assessore Poggioli ha poi confermato che il nuovo progetto di dismissione e conversione dello stabilimento dovrà tenere conto dei principi di tutela della produzione agricola del territorio, dell’occupazione e dell’ambiente.

Per Cesare Falzoni (An) “Italia Zuccheri sta manifestando un atteggiamento di chiusura incomprensibile. E’ importante quindi continuare a fare pressioni per una riconversione più legata all’agricoltura del territorio”.
Dante Mazzi (Forza Italia) ha sottolineato che “poiché il tema coinvolge anche altre province sarebbe opportuno l’interessamento della Regione e del Governo. Anche se – ha aggiunto – è stato proprio Prodi, quando era presidente dell’Unione europea, a svendere il settore saccarifero italiano senza intaccare gli interessi di altri paesi europei che oggi oltretutto si vedono anche aumentare le quote”.
Dichiarandosi d’accordo con l’interpellanza, Giorgio Barbieri (Lega Nord) ha detto che “ci sono le condizioni per cominciare a produrre il biocarburante anche se è ancora molto costoso. Ma, costo o no, bisogna considerare anche le esigenze sociali e le alternative da proporre ai coltivatori di barbabietole”.
“Se fosse economicamente conveniente produrre il biodiesel, Italia Zuccheri l’avrebbe fatto – ha replicato Ivano Mantovani (Ds – l’Ulivo) – ma è evidente che le condizioni non ci sono e a questo punto è opportuno che Provincia e Regione attivino un tavolo di proposte e intervento”.
Per Stefano Lugli (Prc), che si è dichiarato soddisfatto della risposta, “la Provincia è stata lungimirante nel chiedere un progetto di riconversione compatibile con le esigenze del territorio”.
















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