Oltre 28 mila ettari di territorio provinciale modenese, oltre il dieci per cento del totale, sono occupati da abitazioni o insediamenti produttivi. Sono i dati emersi oggi nel corso dell’incontro in Provincia nell’ambito del percorso che porterà, entro l’anno, all’adozione del Piano territoriale di coordinamento provinciale.
I dati provengono da una ricerca della Regione Emilia Romagna sull’uso del territorio da cui emerge che nel comune di Modena la quota di terreno “artificializzato” (cioè occupato da case, insediamenti produttivi e infrastrutture) sfiora un quarto del totale, identico dato anche a Sassuolo.
Come ha spiegato da Barbara Guandalini, del servizio Sistemi informativo della Regione Emilia Romagna, in questa area del comune di Modena la percentuale di terreno occupato da abitazioni ed aree produttive, è passato dal 13,9 per cento del 1976 al 24,7 per cento del 2003.
Su tutto il territorio provinciale la crescita dal 1976 al 2003 delle aree urbanizzate risulta quasi dell’80 per cento nel comune di Modena e più del doppio in montagna.
Come ha spiegato Maurizio Maletti, assessore provinciale alle Politiche urbanistiche e qualità del territorio «con il nuovo Ptcp la Provincia vuole invertire questa tendenza puntando su un utilizzo più razionale e qualificato del territorio e un aumento delle aree protette».
Al seminario hanno partecipato tecnici ed esperti di programmazione territoriale.
