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846 candidati per 10 posti di Operatore Socio Sanitario

Oggi il Nuovo Centro Servizi Didattici di via del Pozzo ha ospitato la prova pratica del concorso pubblico per titoli ed esami per 10 posti di Operatore Socio – Sanitario (una figura professionale che ha il compito di svolgere importanti funzioni assistenziali di ausilio al personale infermieristico) bandito dall’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena.

Metà candidati erano stati convocati alla mattina, gli altri al pomeriggio. Alla prova si sono presentati 846 (417 alla mattina e 429 al pomeriggio) pari a oltre il 58% dei 1440 candidati iscritti. Gli orali, per coloro che supereranno lo scoglio della prova pratica, si terranno a partire dal 10 maggio 2007.
La graduatoria finale degli idonei, salvo proroga, resterà comunque in vigore 24 mesi, consentendo all’Azienda di poter attingere da essa per coprire il frequente turn-over e per assegnare posti a tempo determinato. Anche chi non si sarà classificato nei primi dieci posti, quindi, avrà la possibilità di essere chiamato in tempi ragionevolmente rapidi.
Tra i 1440 canditati che avevano inizialmente presentato domanda, meno di un quarto (343 pari al 23,82%), risiedono nella provincia di Modena e 147 di questi sono modenesi, mentre tutti gli altri provengono da fuori. La regione più rappresentata è la Campania con 443 candidati (ben 196 da Napoli e provincia).
In generale si può dire che è il Sud Italia a fornire il maggior numero di aspiranti Operatori Socio-Sanitari: 575, ovvero quasi il 40% dei concorrenti. La maggior parte dei candidati ha più di 30 anni (949 pari al 65,9%) e tra questi, gli over 40 sono 412. Il dato è senz’altro interessante se si considera che per iscriversi al corso annuale e acquisire il titolo professionale da OSS è sufficiente la scuola dell’obbligo. Questa professione, quindi, non pare essere la prima scelta di coloro che terminano il ciclo di studi obbligatorio, ma piuttosto – per molti – l’approdo finale di precedenti esperienze lavorative.
Diversamente da quanto accade per la professione di infermiere la distribuzione fra i sessi dei candidati è più equilibrata, anche se le femmine (849, pari al 58,96%) restano in vantaggio sui maschi.
















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