La consigliera regionale dell’UDC Silvia Noè ha appreso dalla stampa la notizia di uno stanziamento di “ben 120.000 euro” finalizzato ad un “intervento di monitoraggio e mediazione culturale nelle aree degradate di Bologna”, nell’ambito del quale sarebbe prevista l’assunzione a termine di apposite figure professionali.
Considerando che l’ordine pubblico e le attività di controllo sul territorio dovrebbero essere “compito specifico e non delegabile delle forze dell’ordine e della polizia urbana”, Noè in un’interrogazione chiede alla Giunta regionale se effettivamente siano stati destinati fondi a questo progetto, se non si consideri “inopportuno il ruolo di mediatore culturale, quando qualsiasi mediazione è in contrasto con le leggi del nostro Paese” e se, al contrario, non si ritenga necessario attuare progetti che vincolino “i finanziamenti regionali destinati agli Enti locali alla formazione di unità speciali di polizia urbana per interventi caratterizzati da un approccio professionale ed efficace nelle situazioni di degrado sociale purtroppo frequenti”.


