Domani la Corte di Cassazione di Bologna dovrà pronunciarsi sulla condanna a trent’anni inflitta in appello all’ex militante dei Nar Luigi Ciavardini, considerato colui che posizionò materialmente la bomba alla stazione di Bologna che il 2 agosto del 1980 uccise 85 persone.
Dovrebbe quindi chiudersi domani una fase importante del processo, quella relativa agli esecutori, al secondo il presidente dell’Associazione familiari vittime Paolo Bolognesi “il risarcimento morale potrà arrivare solo quando si sapranno i mandanti”.
Secondo Bolognesi gli unici a poter dire qualcosa sui mandanti sono Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, condannati in via definitiva all’ergastolo i due si sono sempre dichiarati innocenti.
All’epoca dei fatti Ciavardini era minorenne ed in primo grado era stato assolto dall’accusa di strage vedendosi riconosciuto il solo reato di banda armata, per cui gli erano stati inflitti tre anni e sei mesi di reclusione.
Al momento Ciavardini è in carcere per una rapina ad una banca di Roma avvenuta nel settembre 2005.