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Bologna: arrestata ‘Banda del tombino’

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Lazzaro di Savena, al termine di alcuni accertamenti condotti a seguito di un arresto effettuato il 17 marzo scorso a Monterenzio dopo un furto ai danni di una Tabaccheria che aveva visto la fuga dei tre complici dell’arrestato, hanno rintracciato e tratto in arresto in flagranza di reato per furto aggravato in concorso e ricettazione, tre cittadini rumeni.

Si tratta di C.C. di anni 29, D.M.C. di anni 25 e A.V. di anni 24, solo questo ultimo con precedenti penali che, dai primi accertamenti, sembrano far parte della ‘Banda del tombino’ che ha messo a segno diversi colpi ai danni di profumerie, tabaccherie e distributori di carburante di Bologna e Provincia.

In particolare, la notte del 28 marzo scorso, i Carabinieri, dopo aver individuato la casa di uno dei tre complici in zona Fiera, ne hanno seguito le tracce fino a via Marco Polo, nei pressi del distributore di carburante AGIP che, dall’inizio dell’anno era già stato colpito altre 4 volte, sempre con la medesima modalità, il che fa ritenere i tre arrestati responsabili anche di quei furti.

Una volta giunti nei pressi del distributore ed attuato il dispositivo, i Carabinieri hanno accertato che l’auto usata dai malviventi (una BMW serie 5 S.W.) era oggetto di furto già dal 15 marzo ai danni di un cittadino della provincia, come nel caso di Monterenzio. Visto che l’auto era una S.W. e risultava rubata si è presunto che il furto si stesse per materializzare, infatti, verso le 2:00 circa, i militari, hanno visto scendere dall’auto i tre rei che, dopo un breve tratto a piedi nei campi, si sono avvicinati nella parte retrostante del distributore per entrarvi dalla porta secondaria, dopo aver forzato l’ingresso con un piede di porco. Una volta all’interno sono riusciti a fare due buchi nelle pareti, sicuramente utilizzando il solito tombino che li caratterizza ed entrare sia nell’ufficio amministrativo che all’interno del bar, asportando denaro contante per un complessivo valore di Euro 3000 e numerose stecche di sigarette.
Una volta scattato l’allarme i tre sono fuggiti a piedi per i campi con la refurtiva, dirigendosi verso l’autovettura che era accerchiata dai Carabinieri che, una volta saliti in macchina, li hanno arrestati, trovando il denaro alcune delle sigarette rubate ed il solito “tombino” nel bagagliaio.

A seguito della perquisizione domiciliare dell’appartamento in zona Fiera, sono stati rinvenuti e sequestrati anche 7 telefoni cellulari, 57 profumi riconosciuti dal titolare della ditta Cosmea di San Lazzaro di Savena quali propri, poiché oggetto di furto degli scorsi giorni, 1 autoradio, attrezzi vari atti allo scasso e 2 bombole contenenti acetilene, tipiche per essere utilizzate per far esplodere bancomat od altro.

Tutti e tre, giudicati per direttissima il giorno dopo, sono stati condannati alla pena di anni 1 di reclusione che, in virtù della normativa vigente, stanno scontando in libertà gli incensurati ed agli arresti domiciliari l’unico pregiudicato.
















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