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Parco Eolico di Casoni: approvata Valutazione impatto ambientale

La Giunta provinciale ha dato oggi parere positivo alla Valutazione di impatto ambientale del progetto di impianto eolico di Casoni di Romagna,
nei comuni di Monterenzio e Castel del Rio, presentato nell’ottobre 2005 dalla società AGSM di Verona.


Questa mattina in concomitanza con la riunione di Giunta una trentina di persone, con un trattore una mucca e un vitello, ha manifestato davanti a
palazzo Malvezzi; la presidente Draghetti si è fermata a parlare con i cittadini del Comitato contrario alla costruzione del Parco eolico. Il
progetto era già stata inserito all’ordine del giorno della Giunta di martedì scorso e poi rinviato per un ulteriore passaggio in commissione
consiliare.
Il parere positivo della Provincia, dato con il voto contrario dei Verdi e con l’astensione di Rifondazione Comunista, rappresenta l’ultimo passaggio necessario per dare il via alla realizzazione dell’impianto, il secondo
della nostra regione, che con le sue 16 pale ha una potenzialità installata di 13,6 MW.

“Oggi abbiamo approvato il progetto del più grande parco eolico del Nord Italia – ha dichiarato l’assessore provinciale all’Ambiente Emanuele Burgin – Gli oltre 500 giorni richiesti dal procedimento ci hanno consentito una
decisione estremamente accurata ed approfondita. A tutela del territorio ci sono tante clausole e prescrizioni, fra cui, la riduzione del numero di
aerogeneratori da 19 a 16 a tutela dell’avifauna, e l’obbligo di fideiussione che ci consentirà di smantellare l’impianto qualora nel corso dei 30 anni di esercizio previsto esso dovesse essere abbandonato. Siamo convinti di avere assunto la decisione giusta, non è stato facile ma abbiamo voluto affrontare e risolvere ogni questione, senza nasconderci dietro a nulla. Oggi possiamo dire che in Provincia di Bologna sulle energie rinnovabili si fanno azioni concrete e non solo convegni: è una dimostrazione di credibilità che ci auguriamo possa dare il via ad uno sviluppo reale dell’eolico sul nostro territorio, a cominciare dal recupero di Monte Galletto (San Benedetto Val di Sambro) dove 10 pale producono
appena 3,5 MW con una tecnologia superata e rumorosa. Nel contesto del Piano Energetico Regionale, scegliere oggi con decisione le energie rinnovabili ci renderà più forti nel respingere ogni eventuale ipotesi di
megaimpianti a combustibili fossili, che in futuro saranno sempre più orientate al carbone e dunque davvero devastanti per l’ambiente”.

I lavori della Conferenza dei Servizi si sono conclusi lo scorso 21 febbraio dopo un lungo procedimento e varie sospensioni per richieste di
integrazioni. Al progetto hanno dato parere favorevole, pur con prescrizioni, la Regione Emilia-Romagna, l’ARPA, la Soprintendenza ai Beni
culturali e paesaggistici, l’Autorità e il Servizio tecnico di Bacino del Reno, l’AUSL Dipartimento di salute pubblica di Bologna. In particolare, la
Valutazione di incidenza della Regione ha introdotto una modifica che riduce a 16 il numero di aerogeneratori, dai 19 previsti nel progetto originario.
Il Progetto è stato ritenuto coerente sia con la pianificazione energetica regionale e provinciale (in particolare con la nuova proposta di Piano
energetico regionale approvata dalla Giunta regionale il 10 gennaio di quest’anno), sia con la Pianificazione territoriale provinciale (PTCP)
approvata dal Consiglio provinciale nel 2004.
Durante lo svolgimento dei lavori l’Amministrazione provinciale ha sempre
tenuto aperto un rapporto di dialogo con i Comitati costituitisi nella zona e contrari alla realizzazione. E’ stato consentito l’accesso a tutti gli atti, si sono tenute diverse assemblee pubbliche a Monterenzio tra il 2005 e il 2006, e a dicembre 2006 l’assessore provinciale all’Ambiente e sicurezza del territorio, Emanuele Burgin, ha raccolto l’invito dei Comitati effettuando con loro un sopralluogo sui crinali interessati dal procedimento.
















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