L’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia rivolge ancora lo sguardo ad ovest, dedicando un altro incontro all’approfondimento della cultura e delle tradizioni dei popoli nativi nordamericani.
Dopo un incontro sui riti di passaggio, svoltosi nei giorni scorsi, Claude Dordis, Presidente dell’Indian cultural Centre di Parigi ed esperto delle popolazioni indigene nordamericane, si soffermerà ora su un altro aspetto della cultura materiale di questi popoli, ovvero sulle manifatture ceramiche nelle etnie primitive degli attuali Stati Uniti d’America.
L’appuntamento è fissato per questo pomeriggio a partire dalle ore 16.00 presso l’Aula M del Dipartimento di Scienze della Terra (largo S.Eufemia, 19) a Modena, dove lo studioso francese, illustrerà al pubblico in un incontro dal titolo “The material and the spiritual culture of the ancient peoples of the south west of the United States”, la storia e le tecniche per creare gli utensili utilizzati dai popoli preistorici che abitavano il Sud Ovest degli Stati Uniti d’America.
Gli Anasazi, i Sinagua, i Salado, gli Hohokam e i Mogollon vissuti tra il 6000 e il 2000 a.C, antenati dei più noti Apache, Navajo, Pueblos, prima di diventare eccellenti ceramisti, furono cestai. Il bisogno di cuocere gli alimenti sviluppò la necessità di creare ceramiche di ogni tipo: ciotole, vasi, mestoli, che variavano da cultura a cultura per forme e colori, andando dal semplice grigio al rosso, ad elaborati disegni nero su bianco, a ciotole gialle con all’interno scene di fenomeni naturali, mitologiche, animali e policromie. La creta chiamata “Clay Mother” (Madre Creta) era il materiale utilizzato per queste produzioni ed era benedetta prima di essere usata. I colori per decorare i manufatti venivano prodotti con l’uso di minerali e vegetali.
La conferenza si terrà in inglese.
