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A.C. Modena: c’è bisogno di maggiori controlli sulle strade

In aprile verrà organizzata la ‘settimana Mondiale sulla sicurezza stradale’ con il coinvolgimento di tutte le amministrazioni a livello locale. L’obiettivo è quello di ridurre lo stillicidio di vittime degli incidenti a livello mondiale.

Ad oggi il poter dimezzare le conseguenze degli incidenti entro il 2010 è una chimera, L’UE ci richiede di ridurre drasticamente i costi che gli incidenti fanno gravare sulla comunità. Nel 2005 questi costi sono stati stimati in 34.773 milioni di €. Ci sintetizzi, a paragrafi, il programma operativo dell’A.C. Modena?”
Le recenti statistiche ci dicono che, pur avendo ottenuto una riduzione nel nostro paese del numero dei morti e degli incidenti, le percentuali riscontrate (se dovessero rimanere tali) non ci consentirebbero di raggiungere gli impegni assunti in sede comunitaria –accenna l’ing Orlandi presidente dell’A.C. Modena -. Auspico di essere smentito. In quest’emergenza mondiale, l’Automobile Club Modena può recitare soltanto una parte microscopica, ma continuerà ad incrementare tutte le proprie iniziative, per portare un deciso contributo a questa battaglia”.

Non vi è differenza nelle pene che colpiscono l’automobilista che è coinvolto in un incidente colposo e quelle che colpiscono i recidivi (es. un camionista ha ucciso già 9 persone in diversi incidenti ed ancora guida imperterrito)?
Non credo, vi sia da parte della magistratura un diverso trattamento delle pene, tra l’automobilista e altri utenti, nel caso malaugurato d’incidenti. Mi rifiuto di crederlo. Sono a conoscenza del caso citato e lo considero un fatto macroscopico e come tale unico”.

Lei, da pedone e ciclista, è un intoccabile. Da scooterista e motociclista, qualcosa si complica. Quando è un automobilista le viene affibbiata l’etichetta di “criminale” della strada. Il codice prevede regole e sanzioni per tutti. Perché queste si applicano solo agli automobilisti?
Il pedone e il ciclista (soggetti previsti nel Codice della Strada) sono, potenzialmente, meno pericolosi di un automobilista. Ciò non esclude la loro responsabilità o corresponsabilità in certi incidenti, stabilita dagli organi giudicanti alla luce di riscontri effettivi”.

Dal Ministero dei Trasporti annunciano una nuova stesura del codice della strada. Un’evoluzione ad ogni legislatura. Non sarebbe meglio se ci si concentrasse sul rispetto delle norme vigenti, tramite controlli più capillari?
L’ultimo aggiornamento del Codice risale al luglio 2005. Se l’esperienza e le statistiche suggeriscono di apportare alcune modifiche a determinati articoli, questo va condiviso. Sappiamo che l’italiano non è molto ligio nel rispetto delle norme del Codice Stradale e a questo contribuisce, senz’altro, l’insufficienza dei controlli. Non so se è un problema d’organico per le forze dell’ordine o se è difficile effettuare controlli veramente bilanciati tra numero, elevato, ed efficacia. Si potrebbe sperimentare, per un certo periodo e con validi strumenti tecnici, una campagna mirata soprattutto a controllare quelle situazioni che sono veramente inaccettabili: prossimità delle discoteche e sulle strade che registrano il maggior numero di sinistri. Le autoscuole hanno ottenuto di non essere “coinvolte” nel decreto Bersani sulla liberalizzazione selvaggia. Il ministero dei trasporti ha anticipato un inasprimento delle modalità con cui effettuare gli esami per conseguire la patente.

Non sarebbe meglio, invece, che alle autoscuole fosse imposto, non solo un aumento delle ore d’insegnamento pratico e teorico, ma di rendere attuali gli obsoleti metodi d’insegnamento?
Le recenti liberalizzazioni hanno consentito l’apertura di nuove autoscuole guida, senza le autorizzazioni della Provincia. Ho già precisato il mio punto di vista: sulla totale insufficienza, di una preparazione teorica sia pure d’ottimo livello, per affrontare il primo impatto con la strada. Si dovrà ricorrere, a breve, ai centri di guida sicura, dove riprodurre molti degli imprevisti e delle situazioni che il patentato incontrerà sulla strada. Ricordo la funzione efficace dei simulatori di guida. Sono utilizzati in settori molto delicati e difficili, come: la preparazione dei piloti nell’aeronautica, l’addestramento degli astronauti e anche, dai piloti di F1, per lo studio dei circuiti. Il problema è tecnico, con un inevitabile coinvolgimento dell’aspetto economico. L’Automobile Club Modena ha già acquistato un paio di simulatori di guida. Sono operativi sia presso le nostre autoscuole sia in trasferta. L’Automobile Club Italia, come noto, ha in funzione da alcuni anni il mega impianto di Guida Sicura a Vallelunga a cui di recente si è affiancato quello di Brescia. Mi auguro che, anche a Modena, si realizzi presto il centro programmato dall’Amministrazione Comunale”.

Al giro di vite per il rilascio delle patenti, non corrisponde ad un aggiornamento di conoscenze per quegli stranieri immigrati che hanno patenti “convertibili” anche se nei loro paesi la circolazione è molto meno pressante?
La conversione della patente, rilasciata da altri Stati, è disciplinata da precise disposizioni di legge. Non è materia interpretativa da parte degli uffici addetti. Condivido che alcuni paesi non applichino, purtroppo, le stesse procedure, nella fase di preparazione all’esame. Ricordo, con rammarico, che esistono alcune Nazioni che, per quanto riguarda la preparazione alla patente di guida, hanno un certo vantaggio anche rispetto a quello che è il livello applicato nel nostro e in altri Paesi europei”.

Il rinnovo della patente, alla scadenza periodica, si riduce ad un esame medico. Nessuno si preoccupa se quel “patentato” conosce le evoluzioni avute dal codice. Non sarebbe opportuno “imporre” una settimana di lezioni d’aggiornamento, visto che già nel 2005 vi è stata un’evoluzione del Codice della Strada?

Il rinnovo della patente è sancito da norme e regole, applicate dagli uffici competenti e dall’ufficiale medico. Su quest’ultimo controllo, si può contestare, ad esempio, il fatto che il certificato anamnestico è una “autocertificazione. Ciò potrebbe influenzare il patentato a nascondere qualche problema, sorto successivamente ai precedenti rinnovi”.
















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