E’ in carcere, dove sconterà una pena a quattro anni e dieci mesi, Diego Pavan, il 25enne di Maranello che quattro anni fa, durante una lite, uccise l’ex datore di lavoro Alfredo Di Dio, 35enne residente a Bologna, colpendolo con numerose coltellate.
Pavan venne arrestato dai Carabinieri di Sassuolo il giorno seguente il delitto e dopo essere stato sottoposto a processo era agli arresti domiciliari nella comunità l’Angolo, ora è arrivata la sentenza definitiva e per questo per lui si sono aperte le porte del carcere Sant’Anna di Modena.
L’omicidio avvenne il 17 marzo 2004 nelle campagne di Scorzarolo, piccolo centro di Borgoforte nel Mantovano: secondo quanto ricostruito dalle indagini della Procura di Modena, Pavan colpì Di Dio al culmine di una lite. Alla base dello scontro tra i due c’era il ritardo di due giorni nel pagamento del salario per due settimane di lavoro; si trattava di poche centinaia di euro. Scattò un’accesa lite tra l’operaio Pavan e il piccolo imprenditore Di Dio, originario di Benevento e da dieci anni residente a Bologna. Un delitto con un movente assurdo che ha lasciato una vedova e cinque orfani.
Sulle prime era stato sospettato del delitto un collega della vittima, che era presente ad un primo litigio, poi l’uomo è stato del tutto scagionato e i carabinieri si sono messi sulle tracce di Pavan arrestato durante la notte successiva al delitto a Maranello, a casa dei suoi genitori.
Al momento del fermo il giovane non aveva opposto resistenza e dopo un iniziale tentativo di pronunciarsi innocente, ammise le sue colpe. Ora Diego Pavan sconterà quattro anni e dieci mesi di carcere.