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Modena: ‘Morte di un commesso viaggiatore’ allo Storchi

Capolavoro di Arthur Miller, il grande drammaturgo statunitense Morte di un commesso viaggiatore viene proposto al Teatro Storchi di Modena dal 1 al 4 marzo (feriali ore 21, festivo ore 15:30) nell’allestimento del Teatro Stabile di Genova, in coproduzione con la Compagnia Mario Chiocchio, nella nuovissima traduzione di Masolino d’Amico e per la regia di Marco Sciaccaluga.

Protagonista dello spettacolo è Eros Pagni nel ruolo di Willy Loman, l’anziano commesso viaggiatore attraverso gli ultimi giorni di vita del quale si consuma la crisi di fiducia nel mito americano del successo alla portata di tutti. Al suo fianco, sono interpreti dello spettacolo Ugo Maria Morosi (Charley), Orietta Notari (Linda), Gianluca Gobbi (Biff), Aldo Ottobrino (Happy), Davide Lorino (Howard Wagner), Mario Menini (Zio Ben), Enzo Paci (Bernard) e quattro altri giovani attori usciti dalla Scuola di Recitazione dello Stabile genovese.
Le scene e i costumi dello spettacolo sono di Valeria Manari, le luci di Sandro Sussi.

Morte di un commesso viaggiatore, al suo secondo anno di tournée, è sempre stato premiato da un grande successo di pubblico e di critica.

Rappresentato per la prima volta nel 1949, con la regia di Elia Kazan e l’interpretazione di Lee J. Cobb, Morte di un commesso viaggiatore è un testo che ha ottenuto uno straordinario successo sui palcoscenici di tutto il mondo: dagli Stati Uniti alla Russia, da Israele alla Cina.
Al centro del dramma sta la famiglia Loman. Willy è il tipico “self-made man” americano che, nonostante i numerosi fallimenti personali, ha cercato di inculcare nei figli (Biff e Happy) le sue idee positive sullo spirito d’iniziativa privata. Al suo fianco, la moglie Linda cerca, con difficoltà, di tenere unita la famiglia e di superare le quotidiane difficoltà di bilancio, che s’inaspriscono quando Willy viene licenziato. Sotto l’urgenza economica e il ricordo di un passato non sempre edificante, la famiglia lentamente si sgretola e l’azione precipita verso la tragedia finale.
Strutturato in modo molto libero, con audaci flashback e improvvise incursioni nell’onirico, Morte di un commesso viaggiatore è un testo che conserva ancora oggi tutta l’attualità del suo discorso di fondo che mette in scena il crollo di un mondo costruito sull’illusione o sul primato dell’apparenza rispetto alla sostanza.
Con tutta la sua forza esteriore e l’intima profonda fragilità, Willy Loman offre al talento attoriale di Eros Pagni l’opportunità di costruire un altro personaggio memorabile della sua lunga carriera svoltasi quasi interamente sotto il segno dello Stabile genovese.
















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