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Carlo Lesi, dietilogo dell’Ausl Bologna a ‘Uno a Occhio alla Spesa’

Dimagrire di peso senza asciugare il portafoglio? “Meglio una struttura pubblica che un centro estetico”. Lo afferma Carlo Lesi, direttore di Dietologia e Nutrizione Clinica dell’Azienda USL di Bologna a Occhio alla Spesa, programma di Rai Uno in onda sabato 3 marzo dalle 11.30 alle 12.

La puntata di Occhio alla Spesa affronterà il tema delle diete e dei loro costi e dell’efficienza delle diete fai da te.

“Ad esempio per perdere 8 chili ci vogliono in media 4 mesi – afferma Carlo Lesi – perderli in una struttura pubblica, costa circa 300 euro ovvero meno di un terzo rispetto ad un centro estetico. Impostare una dieta senza esami, inoltre, è assurdo e pericoloso. Il cittadino va sempre visitato. Le persone rimangono sorprese quando le visito soprattutto se reduci da un centro estetico dove impiegano attrezzature per favorire la perdita di calorie e tonificare la massa muscolare, senza tenere conto dell’aspetto clinico del paziente.
Tre quarti delle persone visitate dal servizio di Dietologia dell’Azienda USL di Bologna hanno in mente solo il problema peso. Tutte le patologie che accompagnano l’obesità, ipertensione e malattie cardiovascolari, diabete o iperglicemia, problematiche psicologiche che stanno alla base del rapporto conflittuale con il cibo, vengono ignorate o sottovalutate. L’obesità è una malattia cronica multifattoriale, e per curarla occorre una terapia composita che cambia in base alla gravità e alla complessità del caso clinico. In tutti i casi quello che serve è un percorso di educazione, che prevede accanto alla dieta un’attività motoria quotidiana. La dieta, limitata ad un periodo, deve essere il trampolino di lancio per acquisire corrette abitudini alimentari che durano nel tempo. Per i casi più gravi sono anche disponibili i farmaci, e nelle situazioni gravissime, ma solo in quelle e dopo molti anni di diete fallite, la terapia chirurgica. Ma, ribadisco, ogni tecnica è inutile se non inserita nel percorso di lungo periodo che porta la persona obesa verso uno stile di vita equilibrato”.

Nell’unità operativa di Dietologia e Nutrizione dell’Azienda USL di Bologna, nel 2006 sono state visitate 2900 persone, per il 65% donne, in una fascia d’età molto elastica dai 15-20 anni a 70-75 anni, di cui 100 sono grandi obesi (sopra i 120 Kg). Presso la Dietologia dell’Ospedale Maggiore sono attivi gruppi di educazione nutrizionale presenti al sabato mattina, dove le dietiste spiegano attraverso un percorso che dura 7 mesi come rieducarsi nei confronti del cibo e il dietologo affronta l’obesità dal punto di vista clinico.Tra l’altro vengono dati suggerimenti su come leggere le etichette durante la spesa e come dosare le calorie in cucina. La Dietologia dell’Ospedale Bellaria-Maggiore si avvale anche della collaborazione di psicologi e psichiatri dell’Azienda negli stati di ansia, depressione, compulsione o anoressia/bulimia che portano ad un tormentato rapporto con il cibo.
















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