E’ in corso, presso il centro di quartiere di Braida, al Parco Amico, il corso per “Assistenti familiari”, promosso dall’Assessorato alle politiche sociali in collaborazione con numerose associazioni del territorio.
“Da diversi anni – spiega l’assessore alle pari opportunità Susanna Bonettini – la realtà del nostro territorio si è arricchita dalla presenza di molte donne proventi dall’Est-Europa che si propongono per questo tipo di attività, nella cura di persona malate o anziane.
Il loro lavoro permette a tante famiglie della nostra città di proseguire nella loro vita quotidiana e lavorativa senza dover allontanare l’anziano da casa. L’esigenza di offrire a queste donne l’opportunità di formarsi e di incontrasi per avere momenti di socializzazione e scambio ha portato a una stretta ed efficace collaborazione con alcune associazioni del territorio: Artemisia, Lions, La comune del parco di Braida, Associazione Italo Polacca”.
“Attraverso una azione congiunta tra tutte queste realtà – spiega l’assessore Bonettini – è stato possibile costituire una rete di legami e conoscenze volti all’inserimento sociale e alla prevenzione dell’isolamento delle cittadine straniere”.
Le attività promosse in questo senso sono di diversi ambiti, da quello culturale (come il cinema in polacco, in corso ogni ultima domenica del mese alla Sala Biasin) a quello ricreativo, fino a quello formativo.
Il corso si svolge in otto lezioni con conclusione in aprile. Sono iscritte circa trenta partecipanti. La formazione di questa particolare categoria di assistenti alla famiglia viene favorita dall’intervento di medici e personale sanitario volontari, messi a disposizione con la collaborazione del Lions, che offre nozioni base su aspetti importanti dell’assistenza all’anziano: masticazione e igiene orale, stimolazione e intrattenimento, psicologia, ascolto ed empatia del paziente, tecniche infermieristiche, problematiche del paziente anziano (depressione, demenza), invecchiamento fisico e psichico, relazione col paziente anziano con problemi fisici.
Buone basi per fornire in futuro un’assistenza familiare qualificata.
