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Industria carni: Flai Cgil ‘si appalta la sicurezza sul lavoro’

Dalle Rappresentanze sindacali unitarie presenti all’interno della Suincom, abbiamo appreso che nell’arco di pochi giorni sono accaduti due gravi
infortuni a lavoratori di diverse imprese cooperative che somministrano manodopera all’interno della Suincom.


Nella notte del 19 gennaio 2007, un lavoratore extracomunitario, socio di una delle tantissime “false” cooperative di facchinaggio che operano nel territorio e nel comparto alimentare, ha perso tre dita a causa di una
macchina termoformatrice che, da quanto sembra, non ha funzionato correttamente.
Un altro infortunio è accaduto la mattina di sabato scorso: un altro socio lavoratore si è ferito seriamente ad una mano mentre operava su una
macchina scotennatrice.

In quest’azienda sono presenti oltre 6 imprese, quasi tutte “false” cooperative di facchinaggio, che hanno formalmente in appalto parti del
processo produttivo, a volte una linea di disosso, o una semplice macchina.
Impianti, ovviamente, affittati dalla Suincom con simbolici canoni d’affitto. I dipendenti delle cooperative, impropriamente chiamati soci-lavoratori, vengono praticamente somministrati da imprese che non sono autorizzate dal Ministero del Lavoro.
Soci-lavoratori con contratti da facchino che lavorano carne in una linea di macellazione.
Numerosi sono fra di loro i lavoratori infortunati che spariscono e non si rintracciano più o che si nascondono per paura di ritorsioni.
Oltre ai lavoratori che si infortunano seriamente, si aggiungono tante, ormai troppe, malattie professionali (in prevalenza muscoloscheletriche)
legate all’organizzazione del lavoro in questo comparto produttivo.
Un settore che basa la sua competizione solo, ed esclusivamente, sulla diminuzione del costo del lavoro, utilizzando lavoratori somministrati
illegalmente da imprese non autorizzate dalla legge, senza investimento sulla formazione professionale e la prevenzione sugli infortuni.

Oggi è accaduto alla Suincom, ieri in altre imprese, domani in altre ancora. Purtroppo da tempo i Sindacati stanno denunciando, con oltre 40
segnalazioni ai competenti Organi di Vigilanza, l’utilizzo improprio di queste cooperative di facchinaggio che somministrano irregolarmente
manodopera.
I Sindacati hanno tentato soluzioni contrattuali con le associazioni degli industriali, ma hanno dovuto riscontrare l’indisponibilità ad affrontare
questo tema che, fra l’altro, crea anche una competizione sleale per quelle imprese che vogliono rispettare le leggi e i contratti di lavoro.

Ancora una volta, dopo gli ennesimi infortuni, è doveroso segnalare quanto pericolosa sia l’attuale destrutturazione del lavoro all’interno delle imprese della lavorazione delle carni che, attraverso la pratica degli appalti di manodopera a cooperative, sceglie la via bassa della
competizione, abbassando il costo del lavoro, ma peggiorando al contempo le condizioni di sicurezza dei lavoratori.

I Sindacati continueranno a contrastare questa degenerazione dell’organizzazione del lavoro per creare le condizioni di una concorrenza leale fra le imprese e garantire sicurezza e formazione a tutti i lavoratori.
















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