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Domenica senz’auto in 23 Comuni della provincia di Bologna

Sono ventitré i Comuni della provincia di Bologna che aderiscono alla domenica senz’auto proclamata per il 25 febbraio in seguito all’accordo
interregionale contro lo smog firmato da Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Lombardia e province autonome di Trento e Bolzano.

Si tratta dei Comuni di Bologna, San Lazzaro, Ozzano, Castenaso, Pianoro, Medicina, Castel San
Pietro, Castelguelfo, Dozza, Imola, Mordano, Granarolo, Castel Maggiore, San Giorgio di Piano, Argelato, Casalecchio, Zola Predosa, Anzola, Crespellano, Bazzano, Monteveglio, Sasso Marconi, Monte San Pietro.

L’intesa è stata raggiunta questa mattina a palazzo Malvezzi, nel corso dell’incontro fra l’assessore provinciale all’Ambiente, Emanuele Burgin, e i sindaci dei Comuni interessati.
Il provvedimento prevede il blocco totale della circolazione dalle 8,30 alle 18,30 con le stesse deroghe previste per i blocchi del giovedì.
Potranno quindi circolare:
· i ciclomotori e i motoveicoli Euro 2 conformi alla direttiva 2002/51/CE;
· le auto Euro 4 a benzina omologate ai sensi della direttiva 98/69 CE B e successive;
· i veicoli commerciali Euro 3 conformi alla direttiva 98/69 CE o immatricolati dopo il 1° gennaio 2001;
· i veicoli con almeno tre persone a bordo (car-pooling);
· le autovetture condivise (car-sharing);
· i veicoli elettrici o ibridi dotati di motore elettrico;
· i veicoli alimentati a metano e GPL;
· i veicoli dotati di filtro antiparticolato (FAP) annotato sulla carta di circolazione.

Ogni sindaco comunicherà nei prossimi giorni il perimetro e le strade del proprio Comune interessate dall’ordinanza, generalmente nei centri abitati.

“Non saremo certamente ai livelli dell’austerity degli anni ’70 – ha commentato l’assessore Burgin – ma la domenica senz’auto del 25 febbraio è comunque un’iniziativa molto forte che richiama tutti i cittadini del Nord Italia alla consapevolezza di un problema gravissimo per la salute umana
qual è quello dell’inquinamento atmosferico. E’ la prima volta che lo si affronta in termini padani e non più soltanto locali, e sono soddisfatto della larga adesione, perfettamente coordinata, che abbiamo raccolto sul territorio provinciale ed in particolare nelle aree urbane di Bologna ed
Imola”.
















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