Sarebbe responsabile di circa 200 furti, truffe e rapine ad anziani in varie città del centro e nord Italia, una presunta organizzazione scoperta dalla polizia che ha arrestato 15 persone mentre altre 4 persone sono ricercate.
In carcere, in esecuzione di misure cautelari disposte dal gip di Firenze Elisabetta Improta su richiesta del pm Leopoldo De Gregorio, sono finiti cittadini rom.
Secondo l’accusa, le vittime venivano avvicinate in strada – vicino a supermercati, presidi sanitari o uffici postali – per lo più da donne che, grazie ad atteggiamenti rassicuranti e fingendosi incaricate di enti pubblici, società di servizi o altro, riuscivano ad entrare nelle loro case, facendo in modo di lasciare socchiusa la porta d’ingresso. In questo modo, secondo quanto spiegato dalla polizia, un complice riusciva a sua volta a penetrare nell’abitazione e a rubare.
Numerose le città del Centro e del Nord Italia dove sono stati commessi i furti e le truffe, tra queste Reggio Emilia, Bologna, Modena.
Nell’inchiesta risultano indagati anche alcuni italiani. Le indagini, coordinate dallo Sco, sono state condotte dalla squadra mobile di Firenze e dalla polizia di Novara, città dove risulta stanziato, nel campo nomadi di via Fermi, il gruppo finito sotto inchiesta.