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Sicurezza sul lavoro: Cisl, occorre recuperare la cultura della legalità

“La sicurezza sul lavoro non può rimanere una materia riservata a pochi addetti, ma deve riguardare tutti. La cultura della prevenzione e sicurezza si afferma solo con il pieno coinvolgimento di enti, istituzioni, associazioni di impresa, sindacati e, naturalmente, dei lavoratori”. Lo sostiene Pasquale Coscia, responsabile delle politiche del lavoro per la segreteria provinciale della Cisl, commentando l’intervento dell’assessore provinciale al Lavoro Gianni Cavicchioli.

“I controlli coordinati e diffusi sul territorio per la verifica del rispetto delle leggi e delle normative rappresentano un deterrente fondamentale e in questo senso la collaborazione delle polizie municipali può apportare un contributo importante. È necessario, però, – aggiunge Coscia – recuperare il concetto stesso di legalità. Nella nostra provincia, infatti, sono sempre più frequenti gli insediamenti di attività produttive prive di qualsiasi requisito di regolarità. Non voglio creare allarmismi, ma lo scenario che abbiamo di fronte diventa ogni giorno sempre più preoccupante”.

Il segretario della Cisl si riferisce, per esempio, al proliferare di false cooperative che non applicano i contratti di lavoro e ricattano i soci-lavoratori, i quali spesso non sanno nemmeno di essere soci. Tra l’altro queste imprese, oltre a fare concorrenza sleale, infangano i valori della cooperazione autentica che a Modena ha contribuito e tuttora contribuisce a creare ricchezza e sviluppo.
“Inoltre si è diffusa una quantità eccessiva di lavoro parasubordinato e para-autonomo. Si tratta – spiega Coscia – di rapporti lavorativi che in realtà di autonomo non hanno nulla e che vengono adottati al solo scopo di abbattere i costi. Se non contrastati adeguatamente, questi fenomeni possono mettere a rischio la stessa coesione sociale. Perciò è necessario mettere in campo azioni di controllo efficaci e sanzioni esemplari nei casi di violazione delle leggi, ma anche dare concreta attuazione a quanto già previsto nel Patto territoriale per la qualità e lo sviluppo firmato il 17 novembre 2005”. L’esponente Cisl ricorda poi che una grande opportunità per intervenire in modo adeguato è rappresentata dai provvedimenti definiti dalla Finanziaria 2007 per favorire l’emersione del lavoro nero e sostenere con incentivi fiscali la stabilizzazione del lavoro.

“Queste misure chiamano in causa anche la responsabilità in solido delle aziende che decentrano o appaltano attività a terzi. Una maggiore presa di coscienza delle imprese è fondamentale – conclude Coscia – per assicurare il rispetto delle regole e ripristinare la piena legalità nel sistema economico modenese”.
















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