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Sicurezza sul lavoro: Provincia, servono più controlli

Migliorare e rafforzare le funzioni di controllo e repressione rispetto al tema della sicurezza sul lavoro, anche con la collaborazione sempre più stretta dei Comuni attraverso l’azione delle Polizie municipali. Lo propone l’assessore al Lavoro della Provincia di Modena Gianni Cavicchioli che intende proporre il coinvolgimento di tutti gli enti locali nel Coordinamento provinciale sulla sicurezza del lavoro.


“Negli ultimi anni gli infortuni sono in calo, ma rimangano ancora su livelli troppo alti. Il fenomeno però – sottolinea Cavicchioli – va affrontato ormai nel contesto più vasto del problema della legalità che sta interessando anche il nostro territorio. L’impegno nell’informazione e nella sensibilizzazione su questo tema da parte di sindacati, associazioni di categoria e istituzioni ha dato e sta dando buoni risultati. Altrettante risorse – afferma l’assessore – oggi vanno impiegate sul fronte del controllo e della repressione, perché non esiste azione di prevenzione efficace contro chi trasgredisce con premeditazione: il problema ormai deve essere inquadrato nel contesto più vasto dell’illegalità che spazia dai “furbetti” alla delinquenza organizzata”.

Nell’industria e servizi il numero di infortuni, aumentato tra il 1999 e il 2001 fino a 26.783, si è poi ridotto negli anni successivi in provincia di Modena (23.712 nel 2004, con un calo dell’11,5 per cento) in misura maggiore rispetto al livello nazionale (meno 5,6 per cento tra il 2001 e il 2004) e a quello regionale (meno 0,3 per cento).
“In un convegno in programma per il 28 febbraio – annuncia Cavicchioli – valuteremo i dati aggiornati elaborati dall’Inail. I settori più colpiti per quantità e gravità, comunque, rimangono l’edilizia e l’agricoltura dove è necessario operare in termini di sempre maggiore sensibilizzazione, soprattutto verso i lavoratori stranieri, ma anche attraverso un più rigoroso rispetto delle normative”.

Il maggiore coinvolgimento delle Polizie municipali, in concerto con gli enti preposti alle funzioni sanzionatorie e di repressione, consentirebbe proprio di migliorare il controllo del territorio.
“Insieme a questo – aggiunge Cavicchioli – dobbiamo unire tutte le voci possibili per ribadire fortemente la domanda di dotare di maggiori risorse tutti gli enti preposti al controllo e alla repressione di ogni tipo di fenomeno trasgressivo delle normative di sicurezza sul lavoro e, più in generale, della legalità nei diversi settori economici”.
















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