“Ridurre la velocità, non fermarsi mai in mezzo alle piste ma sempre ai lati, non sostare dietro ai dossi, dare la precedenza agli sciatori che provengono da destra, usare il casco e soprattutto iscriversi ai corsi di sci per apprendere i concetti base della sicurezza sugli sci”. Sono queste per Luciano Magnani, riconfermato presidente del Collegio nazionale dei maestri di sci e da 18 anni direttore della Scuola sci Sestola, le cinque regole d’oro per sciare in sicurezza.
“Gli incidenti, anche mortali, che si sono verificati in questi giorni sulle piste da sci italiane sono dovuti spesso alla non conoscenza delle più elementari regole di comportamento oltre che allo scarso innevamento che rende molto più pericolosa un’uscita di pista. Va ricordato, comunque, che non è vero che il numero di incidenti è in aumento”.
Cosa fate voi maestri su questo tema?
“Non lo dico per fare pubblicità alla mia categoria, ma da quando è stata introdotta la legge 363, il ruolo dei maestri di sci è diventato sempre più importante per la sicurezza degli sciatori”.
In che senso?
“Oltre i concetti tecnici, a chi è alle prime armi insegnamo subito alcuni comportamenti fondamentali per la sicurezza: come si sorpassa, come e dove ci si ferma, il rispetto delle norme e la cautela nella velocità”.
Dietro agli incidenti più gravi c’è sempre l’alta velocità.
“Si, la sciancratura dei nuovi sci ha cambiato il modo di sciare e permette anche allo sciatore meno esperto di raggiungere velocità molto pericolose per la sua incolumità e quella degli altri. Il problema è che molte persone non riescono a controllare la velocità e non hanno il pieno controllo sull’attrezzo. Per questo tutti dovrebbero fare un corso di sci prima di affrontare le piste”.
Dove e quando si verificano gli incidenti più gravi?
“Contrariamente a quanto si crede non nelle ore di maggior affollamento ma nelle prime ore del mattino, quando le piste sono ancora lisce e quasi vuote e nel tardo pomeriggio prima della chiusura degli impianti. In questi momenti lo sciatore vedendo la pista sgombra si lancia a tutta velocità perdendo il controllo degli sci”.
Cosa bisogna fare per fermare gli sciatori più spericolati?
“Occorrono più forze dell’ordine sulle piste e sanzioni più severe per chi non rispetta le regole. Lo ski velox che qualcuno vorrebbe introdurre invece non mi convince perché sarebbe problematica l’identificazione dello sciatore. Inoltre bisognerebbe vietare agli sciatori principianti l’ingresso sulle piste più difficili”.
E per la messa in sicurezza delle piste?
“Le piste devono essere allargate perché oggi con i nuovi sci e con gli snowboard serve più spazio per la conduzione della curva. A bordo pista, come si è fatto nel comprensorio del Cimone negli ultimi anni, devono essere installate reti di protezioni e materassi di gomma per attutire le uscite di pista”.
Sci e snowboard sono compatibili?
“L’ideale sarebbe predisporre della aree dedicate solo ai riders della tavola come con gli snow park”.
Il casco è utile?
“Molto ed è sempre più utilizzato anche dagli adulti. Presto diventerà normale indossarlo, come si indossano i guanti e il cappello. Il casco comunque non risolve il problema perché la maggior parte dei traumi riguarda gli arti inferiori e solo il 10-15% interessano il capo”.
In conclusione lo sci è diventato uno sport pericoloso?
“Non più del calcio o del basket. Occorre però rispettare le regole e conoscere la montagna in tutti i suoi aspetti, sin da bambini”.
Periodico quotidiano Sassuolo2000.it
Reg. Trib. di Modena il 30/08/2001
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