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Ospedale di Sassuolo risponde a dichiarazioni Benedetti

In relazione all’articolo pubblicato sulla Gazzetta di Modena in data 3 febbraio 2007 con il titolo “Ospedale, bimbo aspetta sette ore”, la direzione dell’Ospedale fornisce alcune precisazioni.

In merito alle dichiarazioni del consigliere comunale Enrico Benedetti, è opportuno fornire alcuni chiarimenti, al fine di evitare
di generare nella cittadinanza un’immotivata sfiducia nella qualità e nell’adeguatezza del servizio di Pronto Soccorso del Nuovo
Ospedale di Sassuolo.

Abitualmente i pazienti vengono accolti e registrati al triage del Pronto Soccorso del Nuovo Ospedale di Sassuolo nel momento esatto dell’arrivo; un’attesa si può verificare esclusivamente nel caso di accesso contemporaneo di più pazienti, come
forse è accaduto nel caso in oggetto. Il personale dedicato al triage è comunque addestrato ad identificare, in situazioni simili, i pazienti più gravi e dar loro la precedenza.

Il codice d’accesso “bianco” attribuito al paziente identifica casi non caratterizzati da urgenza alcuna, che dovrebbero essere trattati dal medico di famiglia o dallo specialista in ambulatorio. Un utilizzo appropriato del servizio sanitario pubblico
avrebbe comportato una visita presso il pediatra di libera scelta, il quale avrebbe potuto richiedere eventuali consulenze specialistiche urgenti contattando direttamente i reparti dell’Ospedale. Il bambino avrebbe ottenuto il servizio in un tempo
complessivo più lungo, beneficiando però dell’opportunità di evitare l’attesa presso i locali dell’Ospedale.

Durante il periodo trascorso in Ospedale il piccolo paziente è stato sottoposto, oltre alla visita in pronto soccorso, a due visite specialistiche, ortopedica e pediatrica, e ad un’ecografia, seguendo un iter diagnostico-terapeutico completo, in un lasso di tempo compatibile con il quadro clinico presentato: il tempo di permanenza in ospedale è stato indubbiamente lungo per un
bambino, ma va comparato con il tempo necessario per ottenere le medesime prestazioni seguendo il percorso specialisticoambulatoriale
che sarebbe stato appropriato alla reale gravità del caso.
Va inoltre precisato che di norma i bambini, dopo una prima valutazione di Pronto Soccorso, vengono inviati immediatamente al reparto di Pediatria; in questo caso ciò non è stato possibile per la necessità di effettuare prima una consulenza specialistica ortopedica.

Infine, occorre sottolineare che l’organico del Pronto Soccorso del Nuovo Ospedale di Sassuolo è completo e correttamente commisurato al volume di attività: la citazione relativa alla presenza di ospedali con medici dedicati ai singoli codici di
urgenza va probabilmente riferita all’esistenza, presso alcuni Pronto Soccorso, di ambulatori specificamente dedicati ai “codici bianchi”. Per il momento a Sassuolo si è scelto di lavorare, in collaborazione con i medici ed i pediatri di famiglia, per favorire nell’utenza una sempre maggior cultura dell’appopriatezza nell’accesso ai servizi, con l’obiettivo di concentrare le risorse del
Pronto Soccorso sui pazienti caratterizzati da una reale condizione di emergenza.

Il Pronto Soccorso del Nuovo Ospedale di Sassuolo garantisce un servizio rapido ed efficiente, proporzionato ai reali livelli di emergenza e di urgenza dei casi che si presentano. Per garantire un buon funzionamento del servizio per tutta la collettività è indispensabile, da parte degli utenti, poter avere fiducia nella capacità del Personale del Pronto Soccorso del Nuovo Ospedale, che è certamente preparato per offrire un servizio affidabile e di qualità.

















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