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Albanese residente a Sassuolo arrestato per prosituzione

Era residente a Sassuolo uno dei cinque albanesi arrestati ieri dalla Squadra Mobile di Livorno per aver approfittato di una 17enne di origini albanesi che ha costretto a prostituirsi prima a Bologna, poi a Modena e infine a Milano.

Nell’agosto dello scorso anno la ragazza, cameriera in una pizzeria di Livorno, città dove risiede con la famiglia e dove ora è tornata, aveva accettato un passaggio da un romeno all’uscita da una discoteche, l’uomo l’ha subito portata in un appartamento a Bologna e nei gironi successivi l’ha costretta a prostituirsi.
Il romeno l’ha poi venduta ad una banda di albanesi che l’hanno trasferita a Modena dove gli agenti l’avevano rintracciata sui marciapiedi di via Emilia Ovest ed avevano cercato di riportarla a casa ma la giovane era fuggita nel viaggio di ritorno per paura di ritorsioni nei confronti della sua famiglia.
Sono stati mesi di violenze per la minorenne costretta a battere i marciapiedi insieme ad un’altra albanese quindicenne, entrambe sono state costretta anche ad assumere droga e ad avere rapporti sessuali con i loro sfruttatori.
La lunga indagine della Polizia era iniziata quando la madre ha presentato denuncia per la sua scomparsa dopo non averla vista rientrare a casa lo scorso 10 agosto, il ritrovamento definitivo è avvenuto nei giorni scorsi a Milano e dopo alcuni tentennamenti la ragazza ha deciso di collaborare.
Grazie al suo racconto un rumeno, tre albanesi e un italiano sono dietro le sbarre con le accuse di riduzione in schiavitù, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
















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