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Domani a Reggio Emilia raduno regionale alpini

E’ previsto l’arrivo di 1.500 alpini domani, domenica 28 gennaio, a Reggio Emilia in occasione del Raduno regionale degli Alpini. Alla cerimonia in centro a Reggio sarà ricordata una figura storica dell’esercito italiano, il generale Luigi Reverberi, al quale verrà dedicato il piazzale ex Polveriera.


Le celebrazioni avranno inizio alle ore 9.30 in piazza della Vittoria, con una cerimonia alla quale parteciperanno il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, il vicepresidente della provincia di Reggio Emilia Pierluigi Saccardi e il presidente nazionale, Corrado Perona, e provinciale, Ivo Castellani, dell’associazione nazionale Alpini (ANA).
Nel corso della cerimonia sarà ricordato anche il maresciallo dei carabinieri Filippo Merlino, caduto a Nassirya (Iraq) il 12 novembre 2003, con la consegna al figlio Fabio del ‘Cappello alpino’.


Alle ore 10.30, le delegazioni si porteranno in piazza Prampolini, nel palazzo municipale, dove nella storica Sala del Tricolore saranno ricevute dal sindaco Delrio.


Alle ore 11.10 il corteo degli Alpini attraverserà la via Emilia per arrivare nella chiesa di S. Pietro, dove sarà celebrata la Santa Messa.

Infine, alle ore 12.45, nel piazzale ‘ex Polveriera’, sarà scoperta una targa dedicata al Gen. Luigi Reverberi, con la partecipazione del presidente del Consiglio comunale di Reggio Emilia Nando Rinaldi. Il raduno degli alpini a Reggio Emilia continuerà nel pomeriggio con altri impegni in provincia.


• Luigi Reverberi nasce a Cavriago il 10 settembre 1892. Nel 1912 prende parte alla campagna di Libia. Negli anni del primo conflitto mondiale, con il grado di capitano, Luigi Reverberi ottiene l’ordine militare di Savoia, tre medaglie d’argento e una croce di guerra al valor militare, oltre alla promozione al grado di Maggiore. In particolare, si distingue in una azione sul Monte Grappa. Nel 1940 viene promosso Generale e il 4 agosto assume il comando della divisione alpina Tridentina, partecipando alla guerra sul fronte greco-albanese. Nel luglio del 1942 parte per la campagna di Russia dove, il 26 gennaio 1943, si distingue nel corso della battaglia di Nikolajewka, mettendo in salvo 30.000 alpini e altre migliaia di sbandati di varie nazionalità. Nella notte tra l’8 e il 9 settembre il Generale Reverberi viene arrestato dai tedeschi a Bressanone e inviato al campo di concentramento per ufficiali di Posen, nella Germania orientale. Due mesi dopo viene trasferito a Vittel, in Francia, ma proprio qui il generale prende contatto con i partigiani francesi. Scoperto, viene internato in un campo di punizione a Wietzendorf e infine, nell’estate del 1944, nuovamente trasferito a Posen. Agli inizi del 1945 passa nelle mani dei russi, rimanendo prigioniero nella zona di Kiev fino al settembre del 1945, quando viene rimpatriato. Entrato nella riserva, termina la carriera con la promozione a Generale di Corpo d’Armata nel 1947. Il 21 gennaio 1951 a Brescia, nella ricorrenza della battaglia di Nikolajewka, il generale Umberto Utili, comandante militare territoriale di Milano, gli consegna la medaglia d’oro al valor militare per le operazioni sul fronte Russo.
Luigi Reverberi muore a Milano il 22 giugno 1954. E’ sepolto a Montecchio Emilia.

















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