Leonardo Masella, presidente del gruppo di Rifondazione Comunista, ha presentato un’interrogazione alla Giunta in merito all’episodio accaduto ad alcuni lavoratori precari dell’azienda Giesse di Budrio i quali, recatisi al lavoro la mattina dell’8 gennaio scorso, si sarebbero visti sostituire da altri lavoratori precari.
“La gravità di un simile episodio – riferisce Masella – e i problemi legati alla gestione del rapporto contrattuale e organizzativo dell’azienda, sono stati resi pubblici ai cittadini di Budrio da una coraggiosa lettera dei lavoratori”.
L’esponente del prc rileva che a fronte di un “considerevole aumento del fatturato” della Giesse non corrisponderebbe un complessivo miglioramento delle condizioni di lavoro: nel gennaio 2006 l’azienda avrebbe ridotto gli stipendi di 30 euro mensili (“a fronte di un aumento dei carichi, ritmi e orari di lavoro”) e sarebbe cresciuto il numero dei dipendenti interinali o con contratto a termine (attualmente circa 50) dei quali solo la minima parte verrebbe poi assunta a tempo indeterminato, mentre nel precontratto integrativo, sottoscritto nel dicembre del 2003 dalla proprietà e dalle Rsu, “le parti convenivano che il rapporto di lavoro a tempo indeterminato sarebbe stato la forma contrattuale di riferimento dell’azienda”.
Masella sollecita quindi la Giunta regionale ad acquisire informazioni sulla vicenda e, in considerazione di quanto contenuto nella legge regionale “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, della sicurezza e regolarità del lavoro” (L.R. 17/2005), a sostenere, anche nel caso dei lavoratori della Giesse, l’acquisizione di condizioni lavorative stabili attraverso strumenti quali, ad esempio, incentivi alla trasformazione in “tempi indeterminati” di rapporti di lavoro a forte rischio di precarizzazione.
Il consigliere di Rifondazione Comunista chiede poi alla Regione di intervenire, di concerto con enti locali e parti sociali sulla crisi occupazionale in atto alla Giesse per limitare le ricadute negative che tale crisi produce sulle persone coinvolte e sul tessuto economico sociale del territorio.