Nei giorni scorsi la Direzione Regionale del lavoro ha comunicato, alle Organizzazioni Sindacali, i primi risultati degli interventi ispettivi predisposti a seguito della entrata in vigore delle nuove normative e disposizioni ministeriali in materia di lotta al lavoro nero e irregolare.
In tutta le regione Emilia Romagna sono stati ispezionati 276 cantieri nei quali erano occupati dipendenti di 597 imprese, sono risultate irregolari 311 (52%) imprese e 286 (48%) sono risultate regolari, complessivamente sono stati elevate contravvenzioni per 500.000 euro e 77 sanzioni penali.
Sono, inoltre, stati sospesi i lavori a 33 imprese perché avevano più del 20% di lavoratori irregolari, complessivamente questi ultimi erano 65 di cui 37 erano stranieri, non in regola con il permesso di soggiorno.
Questa importante attività ispettiva ora deve essere supportata dalla elaborazione di una nuova iniziativa legislativa nazionale e regionale, più volte sollecitata, che introduca criteri più selettivi per chi intende svolgere l’attività imprenditoriale, l’Italia è l’unico paese al mondo dove esiste una media per addetto di 3 dipendenti per impresa, ma soprattutto vanno introdotte normative che penalizzino le imprese irregolari o quelle che utilizzano imprese irregolari in subappalto, dalla partecipazione a gare per l’esecuzione di lavori pubblici.
La Fillea-Cgil, assieme alle altre organizzazioni di categoria Filca-cisl e Feneal-uil, continueranno la loro iniziativa di lotta al lavoro nero e irregolare, per l’affermazione dei diritti alla sicurezza ed all’esercizio dei diritti elementari del lavoratore edile che sono: un trattamento economico e normativo definito dai contratti nazionali e territoriali, l’assistenza e l’assicurazione obbligatoria definite per legge.
(Valentino Minarelli, Segretario Generale FILLEA-CGIL Emilia Romagna)