Con la prima spruzzata di neve in Appennino, avvenuta a partire dalle 5 di questa mattina da Castelnovo Monti in su, si è rimessa in moto la macchina della Provincia ed hanno già iniziato a operare il personale (circa 210 persone) e i mezzi (103 spazzaneve e 50 spargisale che si riforniscono in 33 depositi) chiamati a garantire i minori disagi possibili per gli automobilisti sui 1.058 chilometri di strade provinciali (408 in pianura, 353 in collina e 297 in montagna).
“La precipitazione nevosa è stata contenuta e le strade sono tutte pulite e percorribili – spiega a fine mattinata l’assessore provinciale alla Protezione civile e alla Mobilità, Luciano Gobbi – Già da ieri, in seguito ai primi allerta-meteo, la Provincia ha provveduto ad allertare i 70 dipendenti, i 100 appaltatori e i 40 volontari di Protezione civile che formano la task-force chiamata a fronteggiare eventuali emergenze legate a precipitazioni nevose e che questa mattina si è già messa in moto”.
Molto è stato fatto anche nei mesi scorsi anche sul fronte della prevenzione.
“La Provincia ha provveduto a stilare una mappa dei punti critici in caso (8 in pianura, 9 in collina e 2 in montagna), che il personale terrà costantemente motirato e sui quali potrà essere usato in caso di necessità anche il cloruro di calcio, una sostanza chimica molto costosa (circa 100 volte il prezzo del sale usato comunemente) ma di gran lunga più efficacie proprio in punti particolari come i cavalcavia”, continua l’assessore Luciano Gobbi.
A novembre, anche in occasione della sagra di San Prospero, sono stati poi distribuiti 30.000 copie dell’opuscolo “Pronti per l’inverno” con consigli di manutenzione e condotte di guida. La campagna di prevenzione anti-neve della Provincia si è inoltre avvalsa anche di materiale e strumenti innovativi.
“Su due strade provinciali a Baiso e Carpineti, con pendenze particolarmente elevate, ad esempio abbiamo installato due rilevatori di ghiaccio con sensore che iniziano a lampeggiare quando la temperatura del fondo stradale scende sotto zero”, spiega il dirigente Davide Vezzani. Su cira 30 chilometri di strade provinciali (a Baiso, Viano e in alcuni tratti della Reggio-Novellara) abbiamo invece utilizzato un asfalto particolare, denominato “Slurry Seal”, che tende a ghiacciare con minore facilità”.