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Modena: un ‘cantiere’ mette ordine nelle competenza fra enti locali

Perché devono essere le Province a erogare le borse di studio agli studenti delle superiori quando i Comuni già provvedono per tutti gli altri ordini di scuola? Perché la concessione per un impianto di distribuzione dei carburanti è di competenza provinciale se prevista lungo un’autostrada e, invece, comunale nelle altre aree?

Piccoli esempi, che danno però il senso di una distribuzione non sempre ottimale delle funzioni tra i vari enti, con il rischio concreto di far perdere efficienza alla “macchina” pubblica e di non garantire una risposta in tempi rapidi ai cittadini. Che il problema sia reale e richieda un intervento urgente in termini strutturali lo dimostra il disegno di legge approvato il 19 gennaio dal Consiglio dei Ministri, il cosiddetto “Codice delle Autonomie”, che prevede una ridefinizione delle funzioni fondamentali degli enti locali per aumentare l’efficienza e ridurre i costi.

La Provincia di Modena ha avviato nei mesi scorsi un monitoraggio sulla distribuzione di poteri e funzioni rispetto alla Regione e ai Comuni, e sono emerse alcune aree di criticità: in alcuni casi funzioni che non è possibile esercitare in modo pieno ed esclusivo, in altri casi funzioni inutilmente sdoppiate, oppure impropriamente assegnate. In base a queste valutazioni la Provincia di Modena, insieme a quella di Reggio Emilia – con la quale ha avviato un confronto – ha aperto un vero e proprio “cantiere istituzionale” che ha l’obbiettivo di arrivare alla definizione di chi fa che cosa, per evitare sovrapposizioni e sprechi.

Di questo si parlerà nel corso di due giornate di studio, la prima delle quali è prevista venerdì 26 gennaio a partire dalle ore 15 al Baluardo della Cittadella (in piazza Tien An Men a Modena). Sarà presente il sottosegretario agli Interni Alessandro Pajno, che insieme al ministro per gli Affari regionali Linda Lanzillotta sta lavorando al Codice delle Autonomie. Il convegno, presieduto dal presidente regionale Upi Pier Giorgio Dall’Acqua, sarà aperto da una relazione del presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini. Seguiranno gli interventi di Mario Rey, ordinario di Scienza delle finanze all’Università di Torino; Gian Candido De Martin, direttore del Centro di ricerca sulle amministrazioni pubbliche della Luiss a Roma; Francesco Merloni, ordinario di Diritto amministrativo all’Università di Perugia.

Il convegno di Modena verrà seguito da un ulteriore momento di approfondimento nel mese di marzo a Reggio Emilia.
















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