La rimozione dal centro di Carpi dell’attuale linea elettrica a 132 Kw e l’incremento dei rifornimenti di energia elettrica ai centri abitati di riferimento e al quartiere industriale di Correggio, previsti dal protocollo d’intesa sottoscritto, nel marzo del 2003, da Regione, comuni di Carpi e Correggio, province di Modena e Reggio Emilia, GRTN, TERNA spa, Enel Distribuzione, sono al centro di un’interrogazione di Leonardo Masella presidente del gruppo di Rifondazione Comunista.
Il consigliere rileva che le attuali ipotesi progettuali (per le quali è in corso di definizione la procedura di Via) prevederebbero “la dismissione di 13 km della vecchia linea aerea, sostituiti però da ben 28,5 km di linea nuova, dei quali solo 1,5 interrati”.
“Ampiamente condivisibile l’intento di promuovere il progressivo risanamento delle fonti di inquinamento elettromagnetico dovute agli elettrodi” sottolinea Masella, per il quale, tuttavia “è altresì importante salvaguardare il paesaggio e il territorio agricolo dall’impatto visivo e ambientale” se non riducendo, almeno non aumentando la lunghezze delle linee elettriche aeree.
Masella chiede pertanto alla Giunta regionale se, in sede di conferenza dei servizi, ferma restando la necessità di rimuovere i tratti critici della vecchia linea, siano state acquisite e comparate opzioni progettuali alternative che assumano come ulteriore obiettivo qualificante e di risanamento la minor occupazione del territorio, anche agricolo, e la riduzione dell’impatto paesaggistico complessivo. Il consigliere suggerisce di valutare la possibilità di ricorrere all’interramento dei punti di maggiore criticità e quella di affiancare le nuove linee ai tratte delle attuali, delle quali sia confermato il tracciato.
