Per il presidente del Consiglio Romano Prodi quello di Caserta è ” stato un confronto importante e di grande utilità; ne vedremo i frutti nei prossimi mesi”. Parlando coi giornalisti a Bologna, dopo la prima giornata di lavoro della scuola politica dell’Ulivo, realizzata da Filippo Andreatta e da altri ‘professori’, il premier ha sottolineato che nella Reggia vanvitelliana è” emersa chiarissimamente la volontà riformista. Adesso – ha aggiunto il premier – abbiamo cinque anni per cambiare il Paese”.
Il partito democratico “non nasce da una scuola; viene fortemente aiutato da essa, ma deriva dalla richiesta della gente” ha detto Prodi, dopo la prima giornata di lavoro della Libera Università Politica di Bologna, intitolata ad Alexis De Tocqueville. “E’ dieci anni, anzi dodici, cio da quando è nato l’Ulivo, che gli italiani ci chiedono unità e una grande forza riformista. Questa scuola si affianca per aiutare questo processo, che voluto dalla gente”.
”La responsabilita’ delle grandi scelte appartiene al presidente del Consiglio”. Il premier Romano Prodi, a conclusione della lectio magistralis tenuta dal ministro dell’Interno Giuliano Amato per inaugurare la neonata ‘Ulibo’ torna a ribadire il ruolo di sintesi che istituzionalmente appartiene al presidente del Consiglio.
A chi gli domanda, infatti, un commento circa l’iniziativa delle riforme che ieri si e’ assunto a conclusione della due giorni di Caserta, ”e chi la deve prendere se non il presidente del Consiglio?”, ha risposto Prodi sottolineando che ”e’ il presidente del Consiglio che ha la responsabilita’ della sintesi di governo. E siccome sento questo ruolo lo porto avanti”. Di nuovo, a chi gli domandava se fosse preoccupato per le difficolta’ del cammino riformista, ”no” ha risposto Prodi, osservando che si tratta di ”un fatto naturale. Appartiene alle grandi scelte, e la responsabilita’ delle grandi scelte, ripeto, appartiene al presidente del Consiglio”.