La legge finanziaria, in vigore dal gennaio 2007, introduce nuove disposizioni in materia di partecipazione alla spesa sanitaria per le prestazioni specialistico-ambulatoriali e diagnostiche e per quelle erogate in regime di pronto soccorso ospedaliero. Si tratta di norme che, nel corso della discussione sulla legge, non abbiamo condiviso e che, anche alla luce della loro concreta applicazione, mettono in evidenza il rischio di scaricare costi eccessivi su alcune categorie di cittadini, a partire dai lavoratori con basso reddito, famiglie monoparentali e anziani non esenti ma in condizioni di salute molto precarie.
La Regione Emilia Romagna ha inviato alle aziende sanitarie una circolare nella quale indica i propri orientamenti relativi all’applicazione di queste norme, indicando tra l’altro la retroattività del pagamento di un ticket di 10 euro sulle ricette emesse nel 2006, per le quali non è ancora stata erogata la relativa prestazione.
Il 4 gennaio abbiamo chiesto con urgenza alla Regione un incontro, allo scopo di valutare congiuntamente le ricadute organizzative ed economiche di queste scelte, a partire da un’interpretazione corretta ed equa che sospenda il pagamento retroattivo di 10 euro per le prescrizioni di visite specialistiche e diagnostiche. Come già hanno fatto altre Regioni, ci sono le condizioni per evitare, da subito, questo ulteriore danno per i cittadini della nostra regione.
(Cgil Cisl Uil Emilia Romagna)