Reggio Emilia e Correggio rendono omaggio ad Alberto Magnelli, uno dei grandi maestri storici dell’astrattismo, con la più vasta antologica a lui dedicata finora in Italia.
Nelle due sedi di Palazzo Magnani e di Palazzo dei Principi verranno esposte (fino all’11 marzo 2007) 160 opere (90 dipinti su tela, realizzati tra il 1907 e il 1969, e 70 tra collage, gouache e ardesie, datate dal 1937 al 1966), alcune delle quali tornano ad essere visibili al pubblico dopo una lunga assenza, provenienti dai maggiori musei e istituzioni pubbliche europee.
L’artista fiorentino (nato nel 1888), è poco conosciuto in Italia perchè dal 1931 si trasferì definitivamente a Parigi, dove morì (nella vicina Meudon) nel 1971. Il primo viaggio in terra francese lo fece nel 1914 in compagnia di Aldo Palazzeschi e proprio grazie a questo soggiorno scoprì il movimento cubista e frequentò Picasso, Max Jacob, Matisse, Leger, De Chirico.
La rassegna reggiana analizza tutti i periodi di Magnelli, dalla figurazione semplificata, ‘fauve’, degli anni Dieci, alle successive ‘Esplosioni liriche’; dalle opere che non possono essere definite pienamente ‘figurative’ degli anni Venti, alle ‘Pietre’ e ai lavori astratti che caratterizzano gli ultimi 35 anni della sua attività. La sezione di Correggio ripercorre la creatività dei collage (realizzati con pezzi di cartone ondulato, di tela da sacco, di tessuti, o con ventagli) tra i quali spiccano quelli del 1941 su carta da musica e le opere su tavolette di lavagna.
La mostra, accompagnata da un catalogo Skira, è stata curata da Daniel Abadie, uno dei maggiori conoscitori del lavoro di Magnelli, e da Sandro Parmiggiani, curatore delle attività espositive di Palazzo Magnani.
Info: 0522/454437 o Palazzo Magnani