Entro la primavera del 2007 partiranno i lavori di restauro della torre Ghirlandina di Modena, che saranno realizzati in due stralci successivi per un periodo di due anni e avranno un costo complessivo di circa 3 milioni di euro.
Il primo stralcio, oltre all’installazione del ponteggio per tutta l’altezza della torre e il completamento delle indagini conoscitive sullo stato di conservazione, prevede lo smontaggio e il restauro della balconata superiore a 78 metri di altezza, il restauro della croce e della sfera e la sostituzione del piombo della guglia. Con i lavori del secondo stralcio, invece, si prevede di sostituire i manti di piombo a 60 metri di altezza, il restauro dell’intonaco interno alla cuspide, il restauro della scala elicoidale in legno e il restauro e consolidamento delle superfici in pietra e delle superfici decorate.
In futuro, inoltre, è in programma un terzo stralcio di interventi, con cui si andrà al consolidamento statico della torre.
Nel corso dei lavori – resi urgenti in seguito alla caduta di alcuni frammenti lo scorso maggio – sarà possibile, salvo particolari eccezioni, continuare a visitare la Ghirlandina e, proprio in considerazione del valore simbolico della torre, saranno programmati eventi, mostre tematiche e manifestazioni in chiave di promozione turistica della città, oltre che visite al cantiere stesso, che si trasformerà quindi in un’opportunità didattica sulle tecniche di restauro.
Ad annunciare il restauro della Ghirlandina è stato l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Guerzoni, che ha presentato in Consiglio comunale una delibera con cui si approva la costituzione di tre comitati, uno scientifico, uno tecnico e uno culturale, che si coordineranno per garantire gli interventi di cura, tutela e conservazione della torre.
Nel dettaglio, il Comitato scientifico proporrà le linee di intervento e orienterà le scelte attuative, oltre a valutare i risultati scientifici dei lavori e sarà composto – oltre che dagli enti direttamente interessati – anche da esperti delle varie discipline che stanno già operando sulla torre. Il Comitato tecnico, invece, completerà e coordinerà gli studi sulla Ghirlandina già avviati e avrà il compito di progettare ed attuare gli interventi, dirigere il cantiere, monitorarne i risultati e definire un piano di manutenzione per gli anni successivi e sarà composto dallo staff del settore Lavori Pubblici che si occupa di edilizia storica. Al Comitato eventi culturali spetterà il compito di programmare e gestire la promozione del restauro, che si profila come un’opportunità per la città in termini di promozione turistica, in modo da poter organizzare eventi artistici e culturali durante il periodo del cantiere e anche al momento della sua conclusione.
Guerzoni ha anche ricordato gli interventi già in atto da diversi anni, tra i quali il monitoraggio visivo diretto, il rilievo metrico e fotogrammetrico, l’indagine storico-archivistica dell’evoluzione costruttiva e dei restauri, la mappatura del paramento lapideo e la catalogazione del degrado, le analisi di laboratorio sui campioni prelevati, il monitoraggio strumentale e l’indagine statica preliminare, tutte azioni in cui collaborano a vario titolo il Comune di Modena, l’Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Parma, Soprintendenza per i Beni Architettonici, Capitolo Metropolitano e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena: “Con la delibera prende avvio un ampio e complesso progetto di restauro della Torre Ghirlandina, che si svilupperà in più fasi e che per la prima e seconda fase vede un impegno di spesa di circa 3 milioni di euro. Una cifra consistente – ha spiegato Roberto Guerzoni – per la quale il Comune cercherà di trovare il concorso di altri Enti e soggetti della nostra realtà locale, ma anche di incrociare la possibilità di finanziamenti previsti dalla legislazione nazionale ed europea”.
Guerzoni, in considerazione del fatto che il cantiere rimarrà aperto circa due anni, ha sottolineato che “il restauro della Ghirlandina può e deve essere una occasione di promozione culturale e di coinvolgimento della città. A partire dall’allestimento del ponteggio che, compatibilmente con i problemi tecnici, debba essere visivamente simbolico per l’immagine riprodotta della Ghirlandina, ma anche per momenti di creatività e di espressione artistica. La funzione del Comitato eventi culturali è appunto questa: pensare e organizzare eventi artistici e culturali durante il periodo del cantiere mostre, manifestazioni, cantieri scuola,ecc) e diffusione della conoscenza del monumento e dei lavori svolti.
Il restauro – ha aggiunto – può essere l’occasione per rafforzare anche nella promozione turistica della città il valore della Torre e del sito Unesco patrimonio dell’umanità, di cui nel 2007 ricorre il decennale del riconoscimento. E’ evidente – ha concluso – che il progetto di restauro e le iniziative correlate si svolgeranno in stretto collegamento con l’attività della Fabbrica del Duomo a cui il Comune partecipa con propri rappresentanti e i programmi di intervento sul Duomo stesso”.