Prima di acquistare un albero di Natale occorre controllare che sulla pianta sia indicato il vivaio di provenienza. Solo così si ha la certezza che l’albero non è stato “rubato” all’ambiente. E’ questo il consiglio dei tecnici del servizio Parchi e foreste della Provincia di Modena a chi vuole acquistare un albero di Natale non sintetico, rispettando la natura.
Sul mercato ci sono alberi di Natale con e senza radici: le piante con radici, in genere abeti rossi, possono essere riutilizzate anche l’anno prossimo ma è bene controllare che le radici non siano mutilate. Terminate le feste sarà possibile rimettere a dimora la pianta in giardino anche se in pianura, a causa del clima, gli abeti non sempre sopravvivono, mentre in montagna questa operazione offre risultati migliori.
Gli alberi senza radici sono cime di abeti abbattuti in base ai piani di diradamento dei boschi, “interventi – sottolinea Alberto Caldana, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena – autorizzati dalla Provincia e dalle Comunità montane, secondo le prescrizioni contenute nelle norme di polizia forestale emanate dalla Regione. E’ un’attività di manutenzione che migliora la qualità dei boschi dell’Appennino”.
Questi cimali sono controllati e devono presentare un bollino metallico che viene rilasciato dalle Comunità montane per impedire il taglio di piante non destinate all’abbattimento. I controlli sulla provenienza degli alberi viene effettuato dal Corpo forestale dello Stato.
I tecnici provinciali, infine, ricordano che l’agrifoglio dalle caratteristiche bacche rosse, utilizzato a Natale per addobbare le porte, cresce anche in Appennino; ma non può essere raccolto perché è una specie protetta.