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Il 22 e 23 dicembre Vignola ancora capitale del jazz

Dopo il successo dell’edizione di esordio del 2005 ritorna, venerdì 22 e sabato 23 dicembre, Jazz Inside, la versione invernale del Jazz in’It festival, con la direzione artistica di Giuseppe De Biasi.

Anche per la sua seconda volta Jazz Inside, nella raccolta cornice della Sala Teatrale Cantelli di Vignola, accoglierà due proposte originali pensate appositamente per quest’occasione.
Ad inaugurare, venerdì 22 dicembre, alle 20.30, toccherà al sestetto guidato dal sassofonista e arrangiatore vignolese Marco Ferri che per il festival ha approntato un progetto originale dal titolo “Horace’s dream”, interamente dedicato ad Horace Silver, uno dei padri del jazz moderno.

Sabato 23 dicembre, sempre alle 20.30, ancora una prima assoluta, la presentazione del disco del Noizland Quintet. Si tratta del gruppo vincitore del concorso internazionale Marcello Melis che Jazz in’It ha ospitato Nell’edizione 2005, nell’ambito del gemellaggio con il festival “Ai Confini fra Jazz e Sardegna” di Sant’Anna Arresi. Da quelle registrazioni live è nato questo disco, appena uscito per l’etichetta Nuboprecords, che i Noizland presentano in prima italiana proprio a Jazz Inside. È obbligatoria la prenotazione.

Per informazioni e prenotazioni: Ufficio Festival – tel. 059/777706; IAT – Informacittà – tel. 059/764365. La prenotazione è obbligatoria: biglietto intero 10 euro; biglietto ridotto 8 euro; abbonamento 16 euro. La riduzione si applica, oltre ai casi previsti dalla legge, ai minori di 18 anni, ai maggiori di 65 anni, ai soci di Coop Estense e delle Associazioni musicali di Vignola.

Gli artisti

Horace’s Dream (produzione originale): Marco Ferri, sax tenore; Fulvio Sigurtà, tromba;
Nicholas Thomas, vibrafono; Alessandro Lanzoni, pianoforte; Enrico Lazzarini, contrabbasso; Dario Mazzucco, batteria. Arrangiamenti originali di Marco Ferri.
Horace’s Dream è un progetto originale interamente dedicato alla musica di Horace Silver e vede coinvolti alcuni dei più promettenti giovani jazzisti del panorama nazionale con un autentico enfant prodige come Alessandro Lanzoni, appena quattordicenne e già vincitore dell’International Massimo Urbani Award.
La performance del sestetto oltre ai grandi classici del maestro di Norwalk, come “Nica’s Dream” e “Song For My Father”, guida l’ascoltatore alla scoperta di composizioni come “The St. Vitus Dance”, “Gregory Is Here”, “Summer In Central Park”, autentiche perle compositive quasi del tutto sconosciute o quanto meno dimenticate.
Le atmosfere del concerto variano dallo swing, a sonorità latinoamericane, bebop e stilemi gospel con impasti timbrici estremamente vari e piacevoli grazie all’apporto della grintosa front-line di Ferri e Sigurtà, del virtuoso pianoforte di Lanzoni, dello scattante vibrafono di Thomas e dalla metronometrica ritmica Lazzarini-Mazzucco.
Tutti gli arrangiamenti dei brani sono di Marco Ferri, prossimo direttore dell’Union Jazz Band oltre che esponente di spicco del Circolo Musicale Bononcini, associazione che a Vignola si pone ancora una volta come elemento catalizzatore di nuove energie musicali.

Noizland Quintet (prima assoluta):
Alessandro Palmitessa, sax alto e tenore, clarinetto, live electronics; Gianluca Locci, chitarra, live electronics; Maurizio Pulina, pianoforte, sintetizzatore; Luca Bernard, contrabbasso;
Donato Stolfi, batteria, percussioni.
Un gradito ritorno con una prima assoluta, quello dei Noizland, il giovane quintetto nato come coproduzione originale fra Jazz in’ It e il prestigioso festival sardo “Ai confini fra Sardegna e Jazz” che proprio qualche settimana fa ha pubblicato il suo cd d’esordio che porta il nome del gruppo.
Una produzione discografica, realizzata per la NuBop Records, che i Noizland presentano in anteprima a Vignola, luogo dove è in parte nata, visto che alcuni brani sono tratti proprio dalla fortunata session dell’estate 2005.
Da allora i Noizland hanno migliorato molto il proprio curriculum con la vittoria del concorso nazionale dedicato al compianto contrabbassista sardo Marcello Melis, con collaborazioni importanti come quelle con Lewis Barnes e con apprezzate performance in Italia, Germania e persino negli Stati Uniti.
A Jazz inSide il gruppo proporrà unicamente un repertorio di brani originali, cercando di creare continui cortocircuiti armonico-ritmici causati dallo stridente contrasto tra gli strumenti acustici e l’elettronica.
L’avanguardia, il jazz mitteleuropeo, la tradizione klezmer e la ripetitività dei carillon sono alcuni degli elementi di Noizland.
Ma non si pensi ad una produzione sonora fatta di nonsense: spesso l’avanguardia è considerata come una forma di sperimentazione fine a se stessa, esageratamente intellettuale.
Nei Noizland, invece, la melodia resta centrale, perchè Noizland (inteso come somma giocosa dell’unione di rumore e terra in inglese) è una terra in cui i cinque giovani interpreti vivono con serietà e grande senso melodico la loro ricerca musicale.

















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