martedì, 6 Maggio 2025
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Morte Regazzoni: il cordoglio di Niki Lauda

E’ un Niki Lauda commosso quello che ricorda il compagno di scudera alla Ferrari dal ’73 al ’76 Clay Regazzoni, morto ieri in un incidente stradale. “Credevo che fosse indistruttibile – ha dichiarato – è una catastrofe. Era il mio idolo, perché sapeva conciliare al meglio una grande professionalità e la sua voglia di divertirsi. Era sempre sorridente e pensava positivo. Un uomo vero che mi ha insegnato ad amare la vita”.


“Lui era fatto così: si arrabbiava e urlava – ricorda Lauda -. Era uno che ti diceva le cose in faccia, e per questo lo stimavo. Ma tu gli rispondevi, chiarivi e tutto finiva lì. Quella squadra era eccezionale e, se abbiamo raggiunto grandi risultati, vi assicuro che buona parte del merito è di Regazzoni”.

“Era il mio idolo – ammette -. Soprattutto perché sapeva essere professionale, ma godersi la vita fino in fondo. E poi guidava davvero bene, da lui ho imparato molto. Ma è l’uomo che mi ha lasciato uno splendido ricordo. Una persona sempre sorridente e pronta a pensare positivo”. Poi, una frase che da sola suona come l’epitaffio più bello, quello di cui un uomo come Regazzoni andrebbe più fiero. “Mi ha insegnato ad amare la vita”.

















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