Da Magritte a Balla, da Depero a Kandinskij, da De Chirico a Savinio, Fontana, Giacometti e molti altri. Sono oltre cinquanta le opere di grandi maestri del Novecento esposte nella mostra “L’uomo e lo spazio. Estetiche della percezione” che sarà inaugurata questo pomeriggio alle 17, nella chiesa di San Paolo a Modena.
L’esposizione, a ingresso libero, sarà aperta fino a domenica 4 febbraio 2007 con i seguenti orari: giorni feriali dalle 16 alle 19, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, lunedì chiuso.
Organizzata dalla Provincia di Modena e dalla Fondazione Cassa di risparmio di Modena e curata da Vittoria Coen, la mostra indaga il rapporto tra l’uomo e lo spazio nell’interpretazione di diversi autori e correnti artistiche dall’inizio del Novecento ai primi anni Sessanta. “Con questa iniziativa – spiega Beniamino Grandi, assessore provinciale alla Cultura – proseguiamo il discorso, già iniziato negli anni passati, sulla rappresentazione della dimensione umana nell’arte con autori di grande rilievo internazionale ma valorizzando anche l’ambito locale. Infatti – prosegue Grandi – da un lato in mostra ci sono anche opere di artisti modenesi o legati a Modena, come Mattioli, De Pisis e Morandi, dall’altro molte tra le opere esposte provengono da raccolte modenesi ad attestare uno straordinario collezionismo di tradizione locale”.
“L’uomo e lo spazio” è divisa in tre sezioni: “Lo spazio metafisico e urbano”, che interpreta lo spazio fisico sulla tela come una scenografia come in De Chirico o come spazio di solitudine in Sironi. “Lo spazio onirico e l’infanzia” indaga invece lo spazio surreale del sogno e dell’incubo: dal colore e dalla fantasia di Chagall ai ricordi suggeriti dagli ambienti domestici di Casorati. “Lo spazio negato” vuole infine provocare la tradizionale percezione dell’occhio umano superando i confini della tela e sfondandoli come nei tagli di Lucio Fontana.
La mostra è corredata da un catalogo edito da Silvana editoriale, a cura di Vittoria Coen con schede di Graziella Martinelli Braglia e Luca Silingardi.