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Bilanci Atcm spa: l’azienda precisa

Nei giorni scorsi si è posta all’attenzione dell’opinione pubblica il tema dei bilanci di Atcm SpA. Dato l’interesse che il trasporto pubblico riveste per l’intera cittadinanza, Atcm SpA ritiene doveroso, per completezza e chiarezza di informazione, precisare quanto segue.

In relazione ai corrispettivi che vengono riconosciuti dalla Regione per gli obblighi di servizio e tariffari a cui Atcm Spa è sottoposta, si manifesta l’esigenza che aumentino le risorse messe a disposizione del Trasporto Pubblico Locale a Modena. Tali corrispettivi sono infatti sostanzialmente invariati e, dal 2000 ad oggi, non indicizzati e, a fronte di un’inflazione di settore che, a livello nazionale, è valutata del 34%. Persiste, poi, il problema del riequilibrio regionale, per cui, in effetti, il bacino di Modena mantiene un corrispettivo unitario per chilometro prodotto fra i più bassi in Emilia Romagna e sicuramente inadeguato in termini di offerta di servizio per abitante e per chilometro quadrato di territorio.

La situazione di disequilibrio ha radici profonde nel tempo ed ha subito pesanti peggioramenti nell’ultimo periodo in seguito a diversi fattori: l’aumento del costo del gasolio; gli investimenti effettuati per migliorare la qualità del servizio (così come i cittadini si aspettano), ad esempio per l’acquisti di nuovi mezzi e per l’ammodernamento della linea ferroviaria Modena-Sassuolo; il mancato riconoscimento degli oneri sostenuti da Atcm per il prolungamento ferroviario tra la Stazione Centrale e la stazione di Piazza Manzoni, che l’Azienda sta gestendo dal 2004 (solo per questa voce Atcm sborsa circa 700 mila euro l’anno).

Atcm Spa ha fatto fronte a questa forbice tra costi e ricavi utilizzando le proprie riserve ed il proprio patrimonio, sempre in attesa di quegli interventi strutturali sul sistema di Trasporto Pubblico Locale, che sono stati ripetutamente annunciati, ma mai realizzati e che investono tutti i livelli di responsabilità, a partire dal Governo nazionale.

Si tiene, infine, a precisare, che le presenti difficoltà economico-finanziarie appartengono non solo ad Atcm Spa, ma si estendono anche alle altre aziende che gestiscono il Trasporto Pubblico Locale in Emilia Romagna e nel resto d’Italia. E questo perché, con il regime dei contratti di servizio, le aziende si accollano i rischi imprenditoriali che derivano dagli obblighi assunti, senza poter incidere sui fattori esterni (per esempio, i modi ed i tempi del servizio offerto, la creazione di corsie riservate, l’adeguamento delle tariffe, i tempi di percorrenza ecc.) che influenzano pesantemente la gestione del servizio.

“Di fronte alle risorse invariate messe a disposizione – afferma la presidente di Atcm Laura Tosi esprimendo anche l’orientamento del Consiglio di Amministrazione – non si riscontrano le condizioni per aderire al rinnovo del Contratto di Servizio, se non a rischio di distruggere il patrimonio che, faticosamente, Atcm Spa ha costruito in una lunga storia di gestione del trasporto pubblico e di radicamento ed attenzione al territorio”.

Un orientamento, questo, non nell’ottica di un possibile “abbandono” della gestione del servizio, ma da intendere come dichiarazione di responsabilità sia nei confronti dei soci ma anche, e soprattutto, di tutti i cittadini modenesi.
















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