È durata poco l’atmosfera festosa tra i Vigili del Fuoco, che appena ieri hanno celebrato la ricorrenza di S. Barbara, loro patrona e protettrice. Domani – martedì 6 dicembre – i pompieri scioperano per quattro ore e manifestano a Roma (ci sarà anche una delegazione modenese).
L’astensione dal lavoro avviene con queste modalità: dalle 10 alle 14 il personale operativo turnista, dalle 12 alle 14 il personale operativo, amministrativo e tecnico a servizio giornaliero. Sono comunque garantiti alla popolazione i servizi minimi essenziali di soccorso tecnico urgente. Sciopero e manifestazione sono indette da Cgil-Cisl-Uil di categoria per protestare contro le scelte politiche del governo con la Finanziaria 2007 che, a giudizio dei sindacati, non contiene nessuna misura correttiva a favore del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.
“Siamo amareggiati perché non riusciamo a far comprendere a chi ci governa quanto sia importante il ruolo sociale e istituzionale che riveste per la sicurezza dei cittadini il Corpo dei Vigili del Fuoco – confessa il segretario provinciale dei VvF-Cisl di Modena Paolo Ghinelli – Il nostro problema più urgente è la forte carenza di personale permanente, che si riflette anche sulla nostra provincia. Rischiamo, infatti, di non riuscire più a garantire due squadre presso la sede centrale di Modena e una squadra in ogni sede distaccata (Carpi, Pavullo, San Felice, Sassuolo e Vignola). Di questo passo, anziché aprire nuove sedi saremo costretti a chiuderne”.
Uno studio dell’Amministrazione centrale rivela che, per rispettare lo standard europeo della sicurezza, il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco dovrebbe aumentare l’organico di 14mila unità.
“Oggi, invece, – continua Ghinelli – assistiamo a una Legge Finanziaria che blocca le assunzioni e sostituisce solo il 20 per cento del personale che va in pensione. Anche a Modena sono appena andati in pensione sei capi reparto con 35 anni di esperienza, ma non è prevista la loro sostituzione. In questo modo non si riconosce il peculiare lavoro dei Vigili del Fuoco, la loro alta professionalità, i rischi e pericoli che incontrano in tutti gli interventi, dai più banali a quelli in cui si mette a repentaglio l’incolumità delle squadre. Ecco perché noi pompieri siamo sempre più stanchi e delusi da una classe politica che – conclude il segretario provinciale dei Vigili del Fuoco della Cisl – appare indifferente e sorda di fronte alle nostre richieste”.
