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Infortuni sul lavoro: più rischi per gli stranieri, seminario

Gli infortuni sul lavoro tra gli stranieri sono più diffusi rispetto alla generalità dei lavoratori: il tasso di incidenza è infatti di 65 casi denunciati su mille assicurati, rispetto ai 40 casi della media nazionale. E anche a Modena, come nel resto del paese, gli infortuni tra gli stranieri sono aumentati negli ultimi anni.

Nel 2004 sono stati 4.500, di cui tre mortali, con una crescita del 10 per cento rispetto al 2002 e del 2 per cento sul 2003. Nel 2005, però, sembra esserci stata un’inversione di tendenza: i lavoratori stranieri sono aumentati, mentre gli infortuni sono stati 4.300.

Proprio all’analisi dei dati dello scorso, in anteprima rispetto alla pubblicazione del Rapporto annuale regionale, è dedicato il seminario “Gli infortuni dei lavoratori stranieri in provincia di Modena” che si svolge giovedì 7 dicembre alla Casa delle Culture (ore 9, via Wiligelmo 80 a Modena) su iniziativa della Provincia e dell’Inail. Aprono gli interventi l’assessore provinciale al Lavoro e all’immigrazione Gianni Cavicchioli e il direttore Inail di Modena Giuseppe D’Antonio.

La presentazione dei dati sarà curata da Giovanni Giantesio (Inail), mentre sono previsti gli interventi di Guido Besutti (servizio Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Azienda Usl), Mario Gaiani (Istituto edile, Comitato paritetico operativo di Bologna), Giuseppe Monterastelli (assessorato Politiche per la salute della Regione).

Nel corso dell’iniziativa verranno analizzate anche le possibili strategie di intervento e prevenzione. Il seminario fa parte dell’attività di aggiornamento e formazione degli operatori dei centri stranieri del territorio e si inserisce nel programma di lavoro del Coordinamento provinciale previsto dall’Intesa per la sicurezza sul lavoro.

In Italia nel 2004 sono avvenuti 115 mila infortuni a danno di lavoratori stranieri, 164 dei quali mortali. Essi rappresentano il 6,7 per cento in più rispetto al 2003 e il 25 per cento in più rispetto al 2002. Il dato disaggregato evidenzia un’incidenza tripla per gli uomini rispetto alle donne e concentrata nei settori della metallurgia e delle costruzioni, che da soli assorbono un terzo degli infortuni a danno dei lavoratori stranieri.
















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