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Modena: Ascom reclama maggiore attenzione alla sciurezza

Quando il settembre scorso Ascom Confcommercio promosse, d’accordo con le altre Associazioni di imprese, il documento sulla sicurezza poi presentato alle autorità locali e al Sottosegretario all’Interno On. Minniti in transito a Modena, si rilevò che mancavano almeno 35 persone all’organico della nostra provincia per garantire un’azione almeno sufficiente per il controllo del territorio.


A tutt’oggi si resta in attesa di una risposta a quelle richieste motivate da una situazione che i fatti, ancor prima delle indagini, denunciano allarmante.

Solo in questo 2006, fatti come quelli di Sassuolo al quartiere Braida, quello di Pavullo dove un collega ha purtroppo perso la vita, altri avvenuti nel capoluogo e in altri comuni, poi ancora a Sassuolo, il più inquietante, con l’esplosione all’Ufficio delle Entrate, denunciano una situazione che, se non è paragonabile a Palermo o a Napoli, lascia pesanti tracce nella fiducia di cittadini e imprenditori rallentando la stessa attività economica.

La sicurezza, per una società che vive e lavora, è come l’aria: senza, in breve deperisce e muore.

Ascom Confcommercio da sempre ha perorato, sopra a tante altre, la causa dell’ordine pubblico e rileva oggi, di fronte ad indagini tra gli operatori economici, che nulla è cambiato nella percezione e nel bisogno di lavorare in un clima a sicurezza diffusa piuttosto che a delinquenza in espansione.

Ascom Confcommercio ha la netta convinzione che occorra, oltre alla definizione di un organico adeguato, una percezione del valore della sicurezza che porti in evidenza la necessità di essere sulle cose concrete più che sugli aspetti burocratici. Si parla della consegna dei permessi di soggiorno che pareva fossero delegati ai comuni e ora non lo sono più e dell’organizzazione interna del CPT che francamente appare problema secondario rispetto alla tutela dei cittadini che circolano per le strade e a un’azione di intelligence volta ad individuare da quali vie, secondarie o principali, s’infiltri la malavita organizzata nella nostra economia.

Anche in queste considerazioni di valori si è poi costretti a ricordare una Legge Finanziaria davvero da cancellare dal momento che pareva si disponesse a tagliare risorse da dedicare alla sicurezza e all’ordine pubblico. L’invito è non solo ad evitare i tagli, ma ad incrementare quello che si presenta come un investimento per la la sicurezza dei cittadini e per il normale svolgersi delle attività economiche.

Ascom Confcommercio auspica una risposta al documento congiunto presentato dalle Associazioni delle imprese alle Autorità e al Sottosegretario all’Interno On. Minniti in cui si chiedeva:
– maggiore integrazione e collaborazione tra tutti gli Organi competenti in materia di sicurezza al fine di evitare sovrapposizioni
– presidio del territorio attraverso l’aumento degli organici

– difesa del ruolo del CPT
– risorse per il settore investigativo e preventivo
maggiore severità legale verso chi delinque e chi commette stupri.

(Il Direttore Generale – Dott. Claudio Furini)

















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